Se state cercando un dolce diverso dal solito tiramisù o bignè, ecco a voi una gustosissima alternativa: il semla, il dessert preferito dai paesi scandinavi durante il periodo natalizio oppure a Carnevale in Svezia. Una brioche farcita con un delizioso ripieno di crema al latte e pasta di mandorle, ricoperta da ciuffi di panna montata. Un’esplosione di gusto!

Sorprendete i vostri ospiti con questa preparazione, vedrete che li lascerete a bocca aperta! Dovete sapere inoltre che preparare queste brioche golosissime è facilissimo. Una volta preparato l’impasto, non dovrete fare altro che lasciarlo lievitare, cuocerle, preparare la farcitura e il gioco è fatto!

Questa preparazione essendo tipicamente svedese ha poi come particolarità l’aggiunta del cardamomo, che conferisce all’impasto del semla un sapore unico e inconfondibile. Provare per credere! I semla saranno perfetti da gustare come fine pasto, a colazione in compagnia di un ottimo caffellatte per una sferzata di energie oppure a merenda con una bollente tazza di tè.

Siete pronti per preparare questi panini dolci farciti con un ripieno di pasta di mandorle e panna montata? Rimboccatevi le maniche, si inizia ad impastare! Con i giusti accorgimenti riuscirete a preparare dei semla perfetti.

Seguite il procedimento qui di seguito:

Preparazione

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    Per preparare i semla, per prima cosa fate sciogliere il burro in un pentolino con il latte. In un contenitore unite il lievito di birra sbriciolato con il cardamomo, poi aggiungete il composto di latte e burro e mescolate fino a far sciogliere il lievito. Dopodiché aggiungete la farina a più riprese e date forma all’impasto.

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    Aggiungete poi lo zucchero e continuate a lavorare l’impasto fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Ponete l’impasto in una ciotola capiente, ricopritelo con un canovaccio e lasciatelo lievitare fino al raddoppio a temperatura ambiente. Trascorso il tempo di lievitazione, lavorate l’impasto e ricavate delle palline dello stesso peso, circa 40 gr.

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    Riponete le palline di impasto su una teglia foderata da carta forno ben distanziate l’una dall’altra. Prima di infornare, ricordatevi di spennellare la superficie con i tuorli delle uova sbattuti, poi cuocete a 200° per circa 15 minuti. Mentre le brioches cuociono, preparate il ripieno: passate in un mixer la pasta di mandorle e aggiungete qualche cucchiaio di panna montata. Quando le brioche saranno cotte e si saranno raffreddate, tagliate la calotta superiore, eliminate parte della mollica e aggiungete la farcitura. Guarnite a piacere con dello zucchero a velo.

    Ecco fatto!

     

    Curiosità

    Il semla è un dolce che appartiene alla tradizione dei paesi scandinavi, infatti ognuno di essi chiama questa prelibatezza in modo diverso: in Svezia è conosciuto come “semla” oppure come “fastlagsbulle”, in Finlandia come “laskiaispulla”, in Norvegia o in Danimarca come fastelavnsbolle così come in Estonia si chiamano “vastlakukkel” mentre in Islanda “bolla”.

    In Finlandia prende quella denominazione perché deriva dal termine che viene comunemente utilizzato per identificare il pane con burro, alimento base della colazione finlandese. Inoltre, in questo paese si chiama laskiaispulla dal termine “Laskiaistiistai”, festa risalente ai tempi precristiani in cui i bambini si divertivano a scivolare dalla cima di una collina facendo delle gare di velocità.

    Tutti questi paesi sono abituati a consumare il semla prima del periodo di Quaresima, dunque durante il Martedì Grasso. Ad esempio, in Islanda sono talmente ghiotti di queste brioche che usano prepararle sia il lunedì che il mercoledì prima della Quaresima, motivo per cui chiamano il dolce bolludagur che richiama la festività.

    Dovete sapere che il nome semla (al plurale semlor) ha un’origine dal termine tedesco “semmel” che a sua volta deriva dal latino “semilia” (semola), che identificava prima la farina di semola per poi essere generalmente ricondotto al pane.

    L’origine di questo dolce affonda le sue radici in Svezia, in cui furono preparati per la prima volta come una sorta di pane nero immersi in una ciotola di latte bollente. Si chiamavano inizialmente hetvägg, che significa appunto fette calde. Poi con il tempo la ricetta subì molte variazioni, passando dalle tavole dei ricchi aristocratici fino a quelle della monarchia, i quali presero l’abitudine di consumarli il Martedì Grasso e a Pasqua.

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