La composizione del latte è molto complessa. Oltre ai “macrocomponenti” (caseine e proteine del siero, lipidi, zuccheri, minerali) ci sono centinaia di “componenti minori” , non ancora del tutto ben noti, che contribuiscono a creare il valore nutrizionale e salutistico di questo alimento. Si tratta, per esempio, di piccole proteine o frammenti proteici, fosfolipidi presenti nelle membrane del globulo di grasso, acidi grassi particolari.

Tra questi, la lattoferrina (Lf), la cui struttura è stata definita solo nel 1984, merita una nota particolare. Si tratta di una glicoproteina in grado di fissare il ferro che le ghiandole esocrine sintetizzano e secernano. Nell’uomo la lattoferrina è presente nella maggior parte delle secrezioni come saliva, lacrime, bile, succo pancreatico, muco intestinale, liquido seminale e secrezioni genitali. La Lf è presente anche in alcuni organi come i reni e, a basse concentrazioni, anche nel sangue. Nel latte umano[i] è presente in quantità elevate (> 2mg/ml). Nel latte vaccino è presente nel siero in concentrazioni più modeste (0,02-0,2 mg/ml) ma ugualmente utili per contribuire, con il suo consumo quotidiano, al buon stato di salute dell’organismo.

La capacità di legare reversibilmente due ioni ferrici è la sua caratteristica principale da cui prende anche il nome. Questa capacità determina un coinvolgimento della Lf nel trasporto, nel metabolismo e nel mantenimento dell’omeostasi del ferro, cioè del suo equilibrio, nell’organismo [ii], la cui rottura porta all’anemia.

La Lf svolge anche numerose altre attività protettive. Le più studiate sono quelle antimicrobica, antinfiammatoria, immunomodulante, antiossidante e antitumorale [iii].

L’attività batteriostatica e battericida della lattoferrina contro un gran numero di batteri gram-positivi e gram-negativi è legata alla sua localizzazione sulla superficie delle mucose, che rappresentano una delle prime barriere contro l’invasione dei microrganismi. La lattoferrina agisce:

 

  • sottraendo ferro ai batteri “cattivi”, molti dei quali ne hanno necessità per il loro metabolismo, rallentandone o arrestandone così la moltiplicazione. Questa azione favorisce, di conseguenza, la crescita di batteri “buoni” che hanno bassi fabbisogni di ferro, come i lattobacilli e il bifidobatteri.
  • legandosi ai recettori delle cellule utilizzati dai batteri patogeni, realizzando così un’inibizione competitiva.
  • destabilizzando la membrana cellulare dei microrganismi.
  • esercitando un’azione antibatterica indiretta sui biofilm batterici.

L’inibizione della formazione di biofilm è una proprietà unica della lattoferrina e gioca un ruolo fondamentale nella difesa dell’ospite, considerato che i biofilm batterici sono notoriamente molto resistenti agli antibiotici

Legando il ferro la lattoferrina agisce anche da antiossidante in quanto il ferro legato alla proteina non può più generare radicali liberi.

La lattoferrina è anche un importante antinfiammatorio.

L’infiammazione è un processo complesso che coinvolge numerosi mediatori e vari tipi di cellule in risposta a lesioni microbiche o non microbiche. Se l’infiammazione non è prontamente limitata può causare danni all’ospite stabilendo condizioni infiammatorie sistemiche e anche croniche. Diversi studi hanno dimostrato che la lattoferrina esercita un’azione antinfiammatoria in quanto è un naturale modulatore del sistema immunitario e inibisce la produzione di citochine proinfiammatorie, come l’interleuchina-1 beta. Durante il processo infiammatorio si osserva un forte aumento del suo contenuto nelle secrezioni corporee. Anche nel bovino, in caso di mastite (processo infiammatorio), aumenta la lattoferrina. E’ stato dimostrato che la Lf è in grado di ridurre l’infiammazione anche del tratto respiratorio.

Anche l’attività antitumorale è stata ampiamente studiata. La Lf satura di ferro è un potente coadiuvante naturale in grado di migliorare e potenziare l’effetto della chemioterapia.

In conclusione, la lattoferrina è una proteina chiave dell’immunità, che è stata designata dalla selezione naturale ad essere una difesa “di prima linea” per i mammiferi. E’ presente nel latte umano e bovino e protegge i neonati dalle infezioni promuovendo la maturazione del loro sistema immunitario. Continua poi a difenderci dalle aggressioni esterne, di origine infettiva e non infettiva, per tutto il tempo la nostra vita, dalla nascita alla vecchiaia.

[i] Law B.A., et al., The isolation and bacteriostatic properties of lactoferrin from bovine milk whey, J. of Dairy Research (1977), 44, 595-599.

[ii] Mayeur S. et al., Lactoferrin, a Pleiotropic Protein in Health and Disease,ANTIOXIDANTS & REDOX SIGNALING, Volume 00, Number 00, 2016,

[iii] Superti F., Lactoferrin from Bovine Milk: A Protective Companion for Life, Nutrients 2020, 12, 2562.

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