Il coniglio è una carne bianca dal gusto delicato la quale si presta a molte cotture diverse tra loro e ad essere insaporita da battuti di verdure o erbe aromatiche. È infatti un secondo piatto che troviamo declinato sulle nostre tavole in molte ricette diverse, quando fritto, al forno, cotto in tegame o come in questo caso stufato in casseruola.

La cottura nel latte non solo renderà il vostro coniglio ancora più morbido, ma in questo modo potrete realizzare anche una deliziosa salsa con la quale accompagnare ogni morso di questa delizia. Il coniglio al latte è un secondo piatto squisito, morbido e profumatissimo. Perfetto da accompagnare con un contorno di patate e piselli. Un piatto che conquisterà la vostra famiglia e i vostri ospiti al primo assaggio. Per la ricetta che vi proponiamo, consigliamo di utilizzare il latte Zymil, un ingrediente versatile che renderà il vostro piatto irresistibile, aggiungendo al vostro coniglio una delicata cremosità. Il latte Zymil è un latte ad alta digeribilità consigliato a chi è intollerante al lattosio e a chiunque sia in cerca di un ingrediente leggero da poter utilizzare in ricette light ed equilibrate.

Preparazione

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    Iniziate tagliando a pezzi il coniglio qualora lo abbiate acquistato intero e tritando finemente sedano, carota, rosmarino e cipolla per il battuto di odori. In una casseruola o in una padella mettete a scaldare a fuoco dolce un filo di olio di oliva e a rosolare il battuto di verdura. A questo punto rosolate il coniglio a fiamma viva, ma fate attenzione che il battuto non bruci quindi allungate con un po’ di acqua. Se gradite, sfumate il tutto con del vino bianco.

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    Lasciate cuocere il coniglio per circa 10-15 minuti. Dopodiché allungate tutto con 500 ml di latte. Abbassate la fiamma, coprite la casseruola con un coperchio e calcolate almeno 40-45 minuti di cottura. Fate attenzione che il latte non evapori e che il coniglio non si attacchi, se così fosse allungate con un po’ di latte.

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    Durante la cottura aggiustate di sale e quando la carne del coniglio vi sembrerà tenere e pronta, mettete il coniglio da parte. Con un frullatore ad immersione passate il fondo di cottura in un bicchiere alto o in una ciotola e nel caso gradiate la vostra salsa un po’ di densa potrete usare della farina di tipo 1 oppure dell’amido di mais qualora dobbiate fare attenzione al glutine. Una volta pronta la salsa, aggiustate di sale e di pepe e servite il vostro coniglio ancora fumante.

    Curiosità

    L’origine e l’evoluzione del coniglio domestico non sono facili da rintracciare. Appartenente all’ordine dei lagomorfi che risale a 45 o 55 milioni di anni fa, il coniglio potrebbe provenire dall’Asia settentrionale o, come alcuni credono, dal Nord America, in quel lontano periodo in cui i continenti erano ancora collegati.

    In ogni caso, tutte le razze di coniglio domestico discendono da un’unica specie, il coniglio europeo (Oryctolagus cuniculus) o coniglio selvatico, che si è evoluto principalmente nel bacino del Mediterraneo, dove viveva allo stato selvatico in zone boscose. Le prime testimonianze di allevamento di conigli risalgono all’antica Roma. Giunse in Francia attraverso la Spagna nell’Alto Medioevo e fu introdotto in Inghilterra intorno al XII secolo.

    La carne tenera e fine del coniglio è molto facile da cucinare. Alcune ricette di coniglio sono diventate dei classici della cucina italiana, come il coniglio in umido, lo stufato di lepre, il coniglio alla cacciatora con vino rosso o birra. Il coniglio può essere cotto intero, in casseruola o a pezzi, è una carne che non richiede cotture lunghe quindi facilmente preparabile in poco tempo e in qualsiasi momento della giornata.

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