In uno stampo per dolci stendete un foglio di carta da forno e versate il composto distribuendolo con la spatola. Procedete alla cottura in forno statico preriscaldato 180° per circa 35 minuti. La torta inizierà a lievitare e la crosta a indurirsi leggermente, a questo punto sfornatela e lasciatela raffreddare. Quando sarà tiepida allora potrete spolverarla con dello zucchero a velo! Questa torta è deliziosa se accompagna con del gelato oppure con marmellate di stagione.
Curiosità
Il termine italiano "castagna", deriva dal latino "castanea": i castagni, di cui esistono diverse specie, sono originari dell'Asia nordorientale e sudoccidentale, dell'Europa sudorientale e del Nord America orientale e la castagna europea (C. sativa) è coltivata da almeno 3.000 anni nel bacino del Mediterraneo, ma i suoi frutti sono stati raccolti allo stato selvatico molto prima, da quando vi si è stabilita milioni di anni fa. In Italia, Spagna, Portogallo e Francia, la castagna è stata l'alimento base o addirittura esclusivo per intere popolazioni, soprattutto nelle regioni montuose dove non crescevano cereali.
Questo accadeva ancora nell'Ottocento sulle montagne della Toscana, dove per sei mesi all'anno si mangiavano praticamente solo uno o due chilogrammi di frutta al giorno a persona. Già nel XX secolo i corsi mangiavano grandi quantità del cosiddetto "pane di legno", fatto con farina di castagne: nel cuore della Corsica, è nata infatti una vera e propria civiltà del castagno, poiché la vita del villaggio era incentrata su questo albero, dalla sua piantagione alla lavorazione dei frutti. Inoltre, per millenni, sono state date castagne di qualità inferiore agli animali da allevamento per ingrassarli, la carne dei maiali nutriti in questo modo doveva essere deliziosa.
Tuttavia, nel corso degli ultimi secoli, il castagno è gradualmente diminuito, a causa di varie motivazioni: guerre, inverni mortali, il passaggio da un'economia di sussistenza a un'economia di mercato, la malattia dell'inchiostro (una malattia fungina diversa da quella che uccideva gli alberi americani).
Anche nelle regioni "castagnole", gli alberi sono lasciati a sé stessi e le tradizioni sono andate perdendosi, anche se in alcune zone si è assistito negli ultimi anni a una ripresa di interesse. Ad oggi su scala commerciale si coltivano tre specie di castagne, una delle quali è presente principalmente in Cina, la seconda in Europa e la terza in Giappone: Cina, Corea, Italia, Turchia, Giappone e Spagna sono i principali paesi produttori di questo delizioso frutto marrone.