Durata | Difficoltà | Ingredienti |
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Preparazione: 10 min Cottura: 60 min |
Zucca250 gr | Latte Zymil Alto Pastorizzato Bio Buono Digeribile500 ml | farina di mais250 gr |
Margarina50 gr | SaleQ.B. | Latte Zymil UHT Buono Digeribile500 ml |
Per preparare lo zuf di zucca iniziate sbucciando e tagliando la zucca in piccoli pezzi e mettendoli a bollire in acqua bollente per 20 minuti. Con una forchetta controllatene la consistenza, quando vi sembrerà morbida a sufficienza, spegnete il fuoco, scolatela mettendo da parte l’acqua di cottura in un tegame e passate la zucca con un frullatore a immersione fino a ottenere una purea.
Nel tegame dove avete conservato l’acqua di cottura, sciogliete la margarina e versate delicatamente la farina di mais, mescolando perché non si formino dei grumi. Fate cuocere a fuoco medio per circa 60 minuti.
Passati 30 minuti dei 60 della cottura, aggiungete la purea di zucca e mescolate per bene in modo che si amalghimi. A parte mettete a scaldare il latte in un pentolino e spegnete il fuoco una volta che sarà tiepido. Aggiustate di sale e servite la ricetta zuf in ciotoline monoporzione, ricoperta con il latte tiepido.
Le prime zucche attraversarono l'Atlantico con Cristoforo Colombo che le scoprì nel 1492 nei Caraibi. I loro semi, oggi, sono piantati in tutta Europa e in Asia.
Nel suo "Histoire véritable et naturelle des moeurs et du pays de Nouvelle-France", pubblicato nel 1663, il francese Pierre Boucher scriveva: "I semi che i selvaggi coltivano, e che hanno prima di venire in campagna, sono (...) zucche di specie diverse da quelle francesi". La specie "francese" in questione era probabilmente la C. maxima, ma non si sa come avrebbe già trovato la sua strada verso l'Europa.
Nonostante la sua ricchezza nutrizionale, la zucca rimane oggi un alimento relativamente sconosciuto e poco cotto. In Nord America, la zucca gode di una fama effimera durante le celebrazioni di Halloween e fa una fugace apparizione sulle tavole americane il giorno del Ringraziamento. Ma questa popolarità è essenzialmente ornamentale, con gran parte dei frutti che finiscono nella spazzatura senza che la loro polpa o i loro semi siano stati mangiati.