Questo delizioso dolce di origine campana tradizionalmente preparato per la festa del papà il 19 marzo è ormai diffusissimo in tutta Italia e potrete trovarlo in moltissime pasticcerie anche del Centro e Nord Italia.

La versione più comunemente conosciuta è quella delle zeppole fritte, ma qui di seguito vi proponiamo una versione più light che prevede una leggera cottura al forno per un risultato sicuramente sorprendente.

La ricetta che vi proponiamo è una ricetta molto golosa che tra gli ingredienti fondamentali prevede l’utilizzo del latte Zymil, un latte estremamente digeribile perché privo di lattosio, quindi particolarmente indicato per chiunque soffra di intolleranze a questo particolare zucchero.

Preparazione

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    Per prima cosa iniziate a preparare la pasta choux. Ponete pentola l’acqua e la margarina e lasciatela sciogliere a fuoco basso, successivamente aggiungete la farina setacciata. Continuate a mescolare rapidamente con una spatola per 5 minuti, dopodiché lasciate riposare.

    In una ciotola a parte sbattete 2 uova, versate nell’impasto e mescolate con un mestolo fino a quando non otterrete un composto omogeneo. Versate a questo punto la pasta choux in un sac à poche dotato di bocchetta stellata da 1,2 cm e preriscaldate il forno a 205° in modalità ventilata.

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    Adesso con il sac à poche versate l’impasto su una teglia foderata di carta forno: fate due giri uno sopra l’altro creando un cerchio del diametro di 10 cm. Cuocete nel forno ventilato per 30 minuti. A questo punto occupatevi della crema: in un pentolino riscaldate il latte, la panna e il baccello di vaniglia. In una ciotola a parte, sbattete zucchero e 2 tuorli con una frusta per qualche minuto. Aggiungete l’amido di mais e continuate a sbattere velocemente con una frusta. Quando il latte sarà caldo versatelo a filo sopra le uova, sbattete rapidamente con la frusta.

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    Scaldate la crema pasticcera per qualche minuto in un tegame a fuoco basso, successivamente lasciatela riposare fino a quando non avrà raggiunto la temperatura ambiente. Riponetela nel sac à poche e farcite le zeppole. Decorate le zeppole di San Giuseppe al forno con un’amarena sciroppata e spolverate il tutto con lo zucchero a velo!

    Curiosità

    Come per molti dolci, soprattutto di origine Partenopea, la tradizione vorrebbe che l’origine di questi biscotti sia riconducibile a una leggenda, nonostante la prima stesura di questa ricetta risalga al 1837 ad opera di un noto gastronomo.

    La prima leggenda di origine cristiana vorrebbe ricondurre questo dolce alla figura di Giuseppe, il quale si racconta che per mantenere la famiglia abbia affiancato al mestiere di falegname quello di friggitore ambulante. Proprio a Napoli in onore del santo, sembrerebbe essere nata la figura dello “zeppolaro di strada“, ovvero quella del friggitore di strada, mestiere esistito fino a non molto tempo fa.

    La seconda leggenda ci porta a Roma in occasione delle Liberalia, feste organizzate in onore del dio del vino e del grano, celebrate il 17 marzo, durante le quali si beveva vino e si mangiavano frittelle di frumento fritte nello strutto bollente. Queste feste vennero poi celebrate con l’avvento del Cristianesimo: le Liberalia quindi vennero abolite, ma le frittelle restarono fino ai giorni nostri, durante i quali portano per l’appunto il nome si San Giuseppe la cui festa cade il 19 marzo.

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