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Vitamina B6: a cosa serve e quali sono i benefici per corpo e mente

Le vitamine del gruppo B fanno parte della categoria delle vitamine idrosolubili. Tra le funzioni principali di questo gruppo di sostanze nutrienti c’è quella di assicurare al nostro corpo la giusta quantità di energia per svolgere le attività quotidiane.

La vitamina B6, conosciuta anche con il nome di piridossina, interviene in alcuni importanti processi metabolici ed è fondamentale per lo sviluppo del cervello.

Come tutte le vitamine idrosolubili, anche la vitamina B6 deve essere assunta attraverso un regime alimentare vario ed equilibrato, poiché l’organismo non riesce ad accumularne grosse quantità.

In questo articolo ti aiutiamo a capire cos’è e a cosa serve la vitamina B6, i suoi benefeci e quanta ne serve per mantenersi in salute.

 

 

Vitamina B6: ecco a cosa serve

Quando si parla di vitamina B6 ci si riferisce a un gruppo di tre composti idrosolubili che svolgono la stessa funzione biologica ma hanno una struttura chimica che presenta alcune differenze. Si tratta di:

  • pirossidina;
  • piridossale;
  • piridossamina.

Come le altre vitamine del gruppo B, la vitamina B6 è essenziale per fornire energia all’organismo e permettergli di portare a termine diversi processi. In particolare, la vitamina B6:

  • contribuisce alla formazione dell’emoglobina, la sostanza che permette ai globuli rossi di portare l’ossigeno ai tessuti;
  • interviene nel metabolismo dei macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi) e di diversi aminoacidi;
  • è fondamentale per lo sviluppo del cervello e stimola le funzioni cerebrali.

 

Vitamina B6 per il benessere fisico e mentale

La vitamina B6 è un elemento essenziale per garantire il benessere fisico e mentale e fornire all’organismo l’energia necessaria per affrontare gli impegni quotidiani senza sentirsi stanchi e affaticati. Proprio il suo ruolo nella formazione dell’emoglobina è una delle ragioni per cui risulta fondamentale nel corretto sviluppo del cervello e nella stimolazione delle funzioni cerebrali.

Insieme allo zinco, questa vitamina svolge un ruolo di primo piano anche nella costruzione e nel mantenimento delle difese immunitarie dell’organismo.

Di fondamentale importanza è anche il ruolo svolto dalla vitamina B6 nella sintesi della serotonina, una delle molecole responsabili della regolazione dell’umore, capace di influenzare anche la qualità del sonno, l’appetito, la memoria e la concentrazione.

 

Ulteriori benefici della Vitamina B6

La vitamina B6 non è indispensabile solo per il benessere fisico e mentale.

Tra i tanti benefici della vitamina B6 c’è la sua capacità di mantenere in buona salute il sistema nervoso, grazie alla combinazione con lo zinco. Inoltre, è utile per prevenire l’invecchiamento.

 

Vitamina B6: in quali alimenti è presente?

Essendo una vitamina idrosolubile, l’organismo non riesce ad immagazzinare grosse quantità di vitamina B6. Per questo è importante seguire un’alimentazione varia e bilanciata, che comprenda alimenti che ne contengono in buona quantità.

Negli alimenti di origine animale, è contenuta una forma di vitamina B6 più facilmente assimilabile dall’organismo. Tuttavia, questa vitamina è presente in buone quantità anche negli alimenti di origine vegetale.

La vitamina B6 è presente:

  • nella carne, in particolare quella di manzo, pollo e maiale;
  • in alcuni pesci e crostacei;
  •  nei cereali integrali;
  • nelle uova;
  • nel latte e nei formaggi;
  •  nelle patate;
  •  nei legumi;
  • nella frutta secca.

La disponibilità della vitamina B6 negli alimenti può essere ridotta drasticamente da un tipo di cottura non adeguato. Questa vitamina, infatti, è sensibile al calore e si degrada se sottoposta a temperature di cottura troppo elevate.

 

Vitamina B6: il fabbisogno giornaliero

Come per tutte le vitamine, anche il fabbisogno giornaliero di vitamina B6 non è uguale per tutti, ma varia in base a fattori quali l’età, il sesso e le condizioni fisiologiche. Il fabbisogno giornaliero di vitamine e altri nutrienti è indicato nei LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento dei Nutrienti) fissati dalla SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana).

Per quanto riguarda la vitamina B6, i bambini da 1 a 3 anni dovrebbero assumerne 0,4 mg al giorno, che salgono a 0,5 mg nella fascia d’età compresa tra 4 e 6 anni e a 0,7 mg per i bambini dai 7 a 10 anni.

I ragazzi e le ragazze nella fascia d’età da 11 a 14 anni hanno un fabbisogno di vitamina B6 pari 1 mg. Per i ragazzi e ragazze da 15 a 17 anni la quantità raccomandata è, invece, di 1,1 mg. Gli adulti fino a 59 anni hanno un fabbisogno di vitamina B6 pari a 1,1 mg, mentre i maschi adulti dai 60 anni in poi di 1,4 mg. Le donne adulte dai 60 anni in poi, invece, dovrebbero assumerne 1,3 mg al giorno.

Come avviene per altri nutrienti, il fabbisogno giornaliero per le donne in gravidanza e allattamento risulta più elevato (1,6 mg in gravidanza e 1,7 mg durante l’allattamento).

 

Carenza di Vitamina B6: cosa succede?

La carenza di vitamina B6 non è quasi mai causata da un insufficiente apporto di questo nutriente attraverso l’alimentazione ma, piuttosto, da un cattivo assorbimento provocato da patologie che interessano l’intestino o da condizioni particolari, come l’alcolismo. Anche l’assunzione di alcuni tipi di farmaci che riducono la capacità dell’organismo di assimilarla e l’eccessiva attività fisica possono causare un deficit di questo nutriente.

Tra i sintomi che possono indicare una carenza di vitamina B6 ci sono: debolezza generalizzata, apatia, ma anche insonnia, spasmi muscolari e ritenzione idrica.

Al contrario di quanto avviene con altre vitamine che, se assunte in quantità eccessive, vengono espulse dall’organismo senza provocare alcun effetto collaterale, un sovradosaggio di vitamina B6 può risultare dannoso. I sintomi di un eccesso di vitamina B6 nell’organismo vanno dalla fotosensibilità a una ridotta capacità di reagire agli stimoli esterni; anche bruciore di stomaco e nausea sono possibili segnali.

Se la carenza di vitamina B6 va evitata curando la propria alimentazione in modo adeguato, nel caso in cui si sospetti di non assumerne in quantità sufficienti è opportuno chiedere consiglio al proprio medico curante prima di assumere degli integratori.

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