Quante volte hai sentito parlare di cibi antinfiammatori? Alimenti che sono un toccasana per la salute dell’organismo, che lo aiutano a mantenersi in forma. Ma sai davvero cosa significa “antinfiammatorio” e che cosa è un’infiammazione? E soprattutto, quali sono questi alimenti così importanti per l’organismo?
Ecco, in questo articolo cercheremo di rispondere a tutte queste domande partendo da un presupposto: siamo quello che mangiamo e l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale all’interno della nostra salute. In questo caso specifico, è anche attraverso una dieta corretta ed equilibrata che il nostro corpo assume sostanze in grado di rafforzare le difese immunitarie e combattere le infiammazioni.
Ovviamente, la corretta alimentazione non è sostitutiva di terapie mediche che il dottore prescrive a un paziente in caso di infiammazioni che necessitano di cure specifiche, ma rappresenta un ausilio per la salute dell’organismo. Puntare su determinati cibi e limitarne altri aiuta il corpo a proteggersi dalle infiammazioni in corso o quelle che potrebbero comparire in futuro.
Fatta questa dovuta premessa, scopriamo insieme quali sono gli alimenti antinfiammatori e le loro proprietà.
Cos'è l'infiammazione?
Prima di parlare degli alimenti antinfiammatori, è bene capire cosa significa infiammazione.
L’infiammazione è un meccanismo di difesa innescato dall’organismo per rispondere all’attacco di agenti nocivi sia esterni che interni in grado di provocare malattie.
Tra le cause che stimolano l’infiammazione troviamo:
- agenti infettivi, come virus e batteri;
- traumi fisici, dovuti per esempio a una caduta;
- radiazioni;
- ustioni;
- congelamento;
- sostanze chimiche corrosive, come gli acidi.
I principali sintomi dell’infiammazione sono:
- rossore, causato dalla dilatazione dei vasi sanguigni nella zona di lesione;
- calore, che si sviluppa a livello della pelle ed è provocato dall’aumento del flusso sanguigno nell’area compromessa;
- febbre: i mediatori chimici dell’infiammazione provocano l’aumento della temperatura;
- gonfiore: l’edema, provocato dall’accumulo dei liquidi al di fuori dei vasi sanguigni;
- dolore, generato dal gonfiore o da alcuni mediatori chimici, come la serotonina;
- inibizione della funzione della zona colpita, solitamente provocata dal dolore che impedisce il movimento.
Quando un’area del corpo è soggetta a infiammazione, in quella zona si accumulano le cellule adibite alla risposta immunitaria, come i globuli bianchi, che accerchiano gli agenti patogeni e li distruggono.
Nonostante sia una reazione immunitaria, dunque un processo messo in moto a scopo di difesa, in alcune persone può causare danni più o meno gravi all’organismo, come la distruzione dei tessuti. Questo succede quando la risposta infiammatoria è incontrollata per difetti nei meccanismi di regolazione oppure è compromessa tanto da renderla incapace di distruggere l’agente nocivo. In questi casi, in termini medici, si dice che l’infiammazione da acuta diventa cronica.
Quali sono gli alimenti antinfiammatori?
La salute parte dalla tavola e questo vale anche per le infiammazioni. Si, hai letto bene. Esistono numerosi alimenti che aiutano l’organismo a rafforzare le difese immunitarie, così da prevenire gli stati infiammatori e incentivarne la cura. Questi cibi, ricchi di sostante nutritive dalle proprietà infiammatorie, sono un toccasana per l’organismo.
Gli alimenti antinfiammatori, infatti, hanno proprietà antiossidanti, sono ricchi di acidi grassi omega 3 e di vitamine, soprattutto vitamina C e D. Via libera perciò al pesce, all’olio extravergine di oliva e a molti tipi di frutta e di verdura.
Ti sveliamo un segreto: la dieta mediterranea è un regime alimentare perfetto per prevenire e curare le infiammazioni. Con il termine “dieta mediterranea” non ci si riferisce soltanto a buone pratiche che hanno a che fare solo con l’alimentazione, ma a uno stile di vita salutare in generale. Per rafforzare il sistema immunitario, infatti, oltre a una dieta equilibrata è importante:
- bere tanta acqua;
- svolgere regolarmente attività fisica;
- evitare lo stress;
- dormire bene;
- dire addio alle cattive abitudini, come fumare e bere alcoolici.
Tra gli alimenti antinfiammatori per eccellenza troviamo:
- pesce azzurro (acciughe, sardine, sgombro, tonno);
- olio extravergine di oliva;
- alcuni frutti come arance, mirtilli, ananas, mandorle e noci;
- le verdure a foglia verde, come i cavoli e gli spinaci, e le carote;
- cacao;
- tè verde;
- formaggi magri;
- curcuma.
Perché è importante assumerli? Che proprietà hanno?
Ma quali sono le proprietà degli alimenti sopra elencati perché si possano definire antinfiammatori? Vediamoli insieme, uno ad uno, per scoprirne i benefici.
Pesce azzurro
Il pesce azzurro è ricco di omega 3, acidi grassi dalle proprietà antinfiammatorie. Questi, infatti, fungono da regolatori, modulando l’attività delle molecole pro-infiammatorie, oltre a stimolare la produzione dei linfociti, cellule in grado di produrre anticorpi e di riconoscere le cellule infettate.
Non solo, molti studi sottolineano che gli omega 3 svolgono un ruolo di prevenzione nei confronti di alcune patologie causate da infiammazione cronica, come le malattie cardiovascolari.
Olio extravergine di oliva
L’olio extravergine di oliva è un potente antinfiammatorio. Perché? Perché contiene polifenoli, elementi in grado di neutralizzare i radicali liberi, molecole altamente instabili che sono molto dannose per l’organismo perché in grado di agevolare i processi infiammatori, velocizzare l’invecchiamento cellulare e, conseguentemente, agevolare il declino del sistema immunitario.
Nell’olio di oliva in generale è inoltre presente la oleocantale, una sostanza che somiglia all’ibuprofene, dunque caratterizzata da una forte azione antinfiammatoria.
Frutta
Come poteva mancare la frutta? Ogni dieta salutare che si rispetti prevede il consumo di frutta (e di verdura). Sono numerosissimi i frutti che, grazie alle loro sostanze nutritive, vitamine in primis, svolgono un’azione antinfiammatoria.
Sono le arance a vincere la sfida del frutto antinfiammatorio per eccellenza grazie alla loro abbondanza di vitamina C, un vero e proprio rigeneratore delle difese immunitarie.
Non solo: le arance sono ricche anche di vitamina A e B, nonché di alcuni sali minerali, come calcio, fosforo e potassio, che rafforzano il sistema immunitario, creando un mix perfetto per combattere raffreddori e influenze stagionali.
Tra gli altri frutti dalle proprietà infiammatorie troviamo:
- la frutta rosso-blu, come mirtilli, fragole e ciliegie, in grado di sconfiggere gli agenti patogeni che causano le infiammazioni;
- la frutta gialla, in primis l’ananas, che contengono bromelina, un enzima specializzato nella cura delle infiammazioni dei tessuti;
- la frutta a guscio, come noci e mandorle, fonti di sostanze che aiutano a controllare i processi infiammatori.
Verdura
Le verdure a foglia verde e le carote contrastano le infiammazioni perché ricchi di antiossidanti (come la vitamina C e la vitamina E) e minerali (quali ferro e potassio). Rappresentano un vero e proprio esercito contro i radicali liberi, e fungono come “interruttori” in grado di spegnere con facilità le infiammazioni acute. Allo stesso tempo, rappresentano una barriera immunitaria d’eccezione per difendere l’organismo dagli agenti patogeni, riducendo il rischio di insorgenza di patologie infiammatorie.
Cacao
Il cacao? Sì, il cacao. Le sue proprietà infiammatorie sono notevoli. Le deve alla presenza di polifenoli e flavonoidi (catechina ed epicatechina), che proteggono l’organismo dai danni dei radicali liberi.
Tè verde
È diuretico, depurativo, e anche antinfiammatorio. Stiamo parlando del tè verde, che difende l’organismo dagli attacchi esterni soprattutto grazie all’elevata quantità di catechine, sostanze antiossidanti capaci di rafforzare le difese immunitarie, riducendo i danni causati dagli agenti patogeni a carico delle cellule.
Formaggi magri
I formaggi magri, grazie al loro contenuto di calcio, fosforo e vitamina D, sono un toccasana per la risposta immunitaria contro gli agenti patogeni esterni.
Curcuma
Questa spezia deve le sue proprietà antinfiammatorie ai polifenoli. La curcuma è in grado di controllare le molecole che hanno causato un’infezione, di neutralizzare gli agenti nocivi e di bloccare la proliferazione dei radicali liberi.
Svolge dunque un’azione di “cura”, trattando l’infiammazione in atto, e una di tipo preventivo.
Quali cibi evitare in caso di infiammazione?
Se da una parte esistono alimenti antinfiammatori, dall’altra ci sono cibi che peggiorano gli stati di infiammazione.
I cibi da evitare in caso di infiammazione sono:
- Alcol. Gli alcolici sono considerati gli alimenti più infiammatori, oltre che più dannosi per la salute. Evitali in presenza di infiammazioni e consumali con moderazione in condizioni normali per evitare stati infiammatori;
- Sale. Una dieta povera di sale è salutare ed evita il peggioramento di stati infiammatori. Sostituisci il comune sale da tavola con il sale marino o il sale iposodico, a basso contenuto di sodio. Il tuo organismo ti ringrazierà;
- Alimenti ricchi di zuccheri semplici: dalle merendine agli snack confezionati, dalle bibite alle caramelle. Ricorda: anche lo zucchero bianco, il saccarosio, è uno zucchero semplice di cui non bisogna abusare. Punta sui dolcificanti naturali per sostituirlo, come il miele o la stevia;
- Farine bianche (raffinate). Possono causare infiammazioni; attenzione, dunque, anche ai cibi con queste realizzate, come pane e pasta. Preferisci sempre alimenti integrali;
- Latte vaccino e derivati, sono anch’essi considerati alimenti infiammatori. A meno che tu non sia allergico o intollerante, non eliminarli totalmente dalla tua dieta, sono fonti di numerose sostanze nutritive. Però non abusarne, soprattutto in presenza di infiammazioni;
- Fritti. Sono tra le principali cause alimentari di infiammazione dovuta all’ossidazione degli acidi grassi polinsaturi durante la frittura;
- Carni rosse e lavorate, che aumentano il rischio di infiammazione del tratto intestinale;
- Alimenti ricchi di grassi, come la margarina e lo strutto, che aumentano le cellule proinfiammatorie, aumentando il rischio di insorgenza di alcune gravi malattie, tra cui la sindrome metabolica e l’obesità.