Ne abbiamo sentito parlare molto spesso, ma quasi sempre in modo superficiale; i sali minerali, in realtà, sono elementi essenziali per il nostro organismo e costituiscono dei micronutrienti di capitale importanza per il nostro benessere psicofisico. In questo articolo scopriremo cosa si intende con l’espressione “sali minerali”: quanti sono? Quali sono? Come si classificano?
Capiremo insieme, inoltre, a cosa servono e come possono essere integrati nella nostra dieta: quali sono gli alimenti più ricchi di sali minerali e perché? In che modo sono utili al nostro organismo? Quali sono i benefici che assicurano al nostro corpo?
A queste e a tante altre domande cercheremo di rispondere con questa breve e sintetica guida, che ci aiuterà ad orientarci nel vasto mondo dei nutrienti essenziali per il nostro corpo. Con la consapevolezza che solo una dieta sana ed equilibrata, personalizzata sulla base delle esigenze di ciascun organismo, potrà garantirci una vita all’insegna del benessere, un invecchiamento lento e graduale e la capacità di rispondere ai tanti stimoli esterni con energia e prontezza.
Sali minerali: cosa sono?
I sali minerali sono composti inorganici (vengono così definiti i composti privi di carbonio organico) ai quali sono ricondotte molte importanti funzioni dell’organismo di tutti gli esseri viventi, compreso l’uomo, naturalmente.
L’organismo umano, infatti, è costituito per una buona percentuale di sali minerali: sembra che la quantità si attesti sul 6-7% del peso corporeo, non poco se si confronta con quella relativa ad altre sostanze, eccezion fatta per l’acqua. I sali minerali sono importanti nella costituzione di molti tessuti umani e svolgono anche un ruolo essenziale per le più comuni funzioni biologiche, oltre che nello sviluppo e nella crescita dell’individuo.
I sali minerali inorganici possono presentarsi in forme differenti: da ciò dipende la loro appartenenza a vari gruppi che definiscono in sostanza la classificazione dei sali minerali. Quando, ad esempio, i sali minerali sono contenuti in soluzioni di natura solida (come accade nei denti e nelle ossa) essi prendono il nome di “cristalli“; in altri casi, invece, i sali minerali sono presenti in soluzioni liquide (come le lacrime, il sangue o altri fluidi corporei).
I sali minerali sono presenti nell’organismo umano sia legati alle molecole organiche, sia in forma inorganica in due differenti stati:
- Stato solido: come cristalli (nelle ossa e nei denti);
- In soluzione: sia in forma ionizzata che non-ionizzata (nel sangue e nei liquidi biologici).
I sali minerali, inoltre, possono passare da uno stato all’altro, come accade, ad esempio, per il calcio che – in caso di ipocalcemia – viene spostato dalle ossa (dove si trova in forma cristallina) al plasma (in forma ionica).
Sali minerali: classificazione
In base al fabbisogno giornaliero, nell’alimentazione umana, i sali minerali vengono classificati in:
- Macroelementi: appartengono a questa categoria tutti quei sali minerali presenti in discrete quantità nell’organismo, tra cui: calcio, fosforo, magnesio, zolfo, sodio, potassio e cloro. Il bisogno giornaliero di questi sali minerali è nell’ordine dei grammi o dei decimi di grammo.
- Oligoelementi e microelementi: i sali minerali di questa categoria sono presenti soltanto in tracce nell’organismo; pertanto, il loro fabbisogno giornaliero è nell’ordine dei milligrammi o addirittura dei microgrammi (milionesimi di grammo).
Si considerano oligoelementi i sali minerali caratterizzati da un fabbisogno giornaliero inferiore a 200 mg, mentre si considerano microelementi i sali minerali caratterizzati da un fabbisogno giornaliero inferiore a 100 mg.
Negli ultimi anni, grazie a sofisticate tecniche analitiche, è stato possibile evidenziare le svariate funzioni che gli oligoelementi esercitano nell’organismo valorizzandone l’importanza nutrizionale.
Gli oligoelementi possono essere a loro volta suddivisi in:
- Oligoelementi essenziali (ferro, rame, zinco, iodio, selenio, cromo, cobalto, fluoro): minerali indispensabili per l’organismo, fanno parte di molecole organiche preposte a ruoli vitali; una loro carenza comprometterebbe funzioni fisiologiche importanti;
- Oligoelementi probabilmente essenziali (silicio, manganese, nichel, vanadio);
- Oligoelementi potenzialmente tossici (arsenico, piombo, cadmio, mercurio, alluminio, litio, stronzio): svolgono funzioni importanti a bassissime concentrazioni.
Sali minerali: quali funzioni svolgono?
I sali minerali – differentemente dai carboidrati, dai lipidi e dalle proteine – non forniscono direttamente energia, ma sono indispensabili per dar vita a quei processi all’interno dell’organismo che producono l’energia di cui il corpo necessita per vivere.
In definitiva i sali minerali svolgono numerose funzioni di controllo, di regolazione e di struttura.
Funzioni svolte da più minerali sono la regolazione osmotica e il mantenimento dell’equilibrio acido-base.
Nella tabella sottostante sono riportate le principali funzioni di alcuni sali minerali e alcuni esempi di alimenti che li contengono.
- Calcio (Ca). Forma il materiale rigido di ossa e denti. Regola la coagulazione del sangue e il funzionamento dei muscoli. In caso di carenza, le ossa si indeboliscono.
- Fosforo (P). Insieme al calcio contribuisce alla formazione del materiale rigido di ossa e denti. È importante per le trasformazioni energetiche che avvengono nelle cellule.
- Potassio (K). Regola gli scambi tra le cellule e i liquidi corporei.
- Sodio (Na). Regola gli scambi tra cellule e liquidi corporei ed è utile per il bilanciamento dell’acqua nell’organismo.
- Cloro (Cl). È importante per la formazione del succo gastrico.
- Magnesio (Mg). Attua alcune reazioni chimiche nell’organismo.
- Ferro (Fe). Entra a far parte della molecola di emoglobina che costituisce i globuli rossi. Trasporta ossigeno e anidride carbonica nel sangue. In caso di carenza, si possono avere forme di anemia.
- Zolfo (S). Entra nella costituzione delle proteine.
- Manganese (Mn). Consente alcune reazioni chimiche nell’organismo.
- Iodio (I). Regola l’attività della ghiandola tiroidea. In caso di carenza, si ha l’ingrossamento della ghiandola e il caratteristico gozzo.
Sali minerali: in quali alimenti sono contenuti?
- Calcio (Ca): latte e derivati, ortaggi verdi, legumi, cereali;
- Fosforo (P): latte, carne, pesce, uova, fegato, cereali, legumi;
- Potassio (K): è presente in tutti i cibi, soprattutto cereali, verdure e carne;
- Sodio (Na): è il costituente, insieme al cloro, del sale da cucina;
- Cloro (Cl): è il costituente, insieme al sodio, del sale da cucina;
- Magnesio (Mg): cereali, legumi, mandorle, noci;
- Ferro (Fe): carne, fegato, uova, legumi, cereali, verdura;
- Zolfo (S): carne, pesce, latte e derivati, legumi, cereali;
- Manganese (Mn): verdure a foglia verde, riso integrale, cocco, mandorle, nocciole;
- Iodio (I): sale marino, pesce, molluschi, verdure, uova.
Per valutare l’essenzialità o la tossicità di un elemento bisogna valutarne la biodisponibilità, ovvero la quota ingerita che viene effettivamente assorbita, trasportata al sito d’azione e convertita nella forma attiva.
La biodisponibilità di un elemento è influenzata da diversi fattori interagenti tra loro, alcuni intrinseci all’organismo (specie, genotipo, età, sesso, stato fisiologico, stato nutrizionale e di salute, microflora intestinale, ecc.), altri estrinsechi (forma chimica del minerale, presenza di fattori anti-nutrizionali che ne limitano l’assorbimento o che, viceversa, lo favoriscono).
Consideriamo ora gli effetti di eccesso e carenza di sali minerali nell’organismo. La tossicità dei minerali dipende essenzialmente dalla quantità che di essi perviene all’organismo; quindi, è bene prestare attenzioni alle corrette dosi.
Un’alimentazione varia e razionale è, da sola, in grado di soddisfare il fabbisogno di sali minerali; tuttavia, per alcuni di essi come calcio, ferro e iodio si può facilmente andare incontro a sindromi da carenza, soprattutto in condizioni fisiologiche particolari quale la gravidanza.
I sali minerali sono contenuti anche nell’acqua da bere. È anche in base al loro contenuto che si dovrebbe rispondere alla domanda: come scegliere l’acqua da bere?
Una volta chiariti tutti i processi vitali in cui sono coinvolti i sali minerali, non sarà difficile comprendere che una loro carenza può comportare numerosi problemi.
Potrebbero comparire problematiche quali debolezza e astenia, osteoporosi, vomito, nausea, aritmie, calo di peso e colesterolo alto. Proprio per questo motivo si ricorre spesso a integratori specifici che possono aiutare a reintrodurre nell’organismo le giuste quantità consigliate.
Ricordiamo che è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico di famiglia e seguire le indicazioni del caso, perché anche un sovradosaggio di sali minerali potrebbe comportare diverse problematiche di salute.
Questo non significa che assumere integratori risolva di per sé ogni problema: è, infatti, necessario seguire sempre una dieta equilibrata e mirata ad assumere i sali minerali di cui siamo carenti.