I pancake sono dei dolci amati da tutto il mondo: questa pastella accompagnata da condimenti golosi, divenuta indiscutibilmente simbolo del brunch, ha conquistato proprio tutti, senza eccezioni.
Di questi tempi in qualsiasi coffee è possibile ordinare per colazione o per merenda degli ottimi pancakes, a partire dall’America all’Asia, passando dall’Inghilterra fino ad approdare in Italia, in cui sono entrati in voga negli ultimi dieci anni.
Contrariamente a quanto si crede, i pancake non sono stati preparati per la prima volta in America e nemmeno in Asia, nonostante il tenero gatto robot Doraemon ne andasse così ghiotto.
Secondo quanto ci raccontano due commediografi risalenti al 500 a.C, i padri della ricetta originale dei pancake sono i Greci. Cratino e Magnete nelle loro opere descrivono una pietanza fatta con farina, olio e acqua, dalla forma circolare, mangiato con del miele a colazione. Vi ricorda qualcosa? Senza dubbio l’antenato della ricetta moderna dei pancake!
Dalla Grecia, la ricetta del pancake ha navigato fino ad arrivare sulle coste romane, nelle quali i nostri antenati erano soliti gustare una versione riadattata rispetto alla tradizione greca, i cosiddetti alicia dolcia, con l’aggiunta di spezie e uova. Da Roma i pancake si sono diffusi rapidamente in tutto il mondo, capillarmente tra le strade dell’impero.
A partire dal Medioevo, ciascun paese ha interpretato a suo modo la preparazione dei pancake, coniugando la disponibilità degli ingredienti e la loro alimentazione; da qui sono nate numerose ricette, a partire dal celebre abbinamento con lo sciroppo d’acero alla declinazione salata con uova, bacon e pancetta.
Siete curiosi di sapere come i pancake vengono consumati in Asia, in America o in Olanda? Ecco a voi le ricette da tutto il mondo! A partire dall’impasto di base fatto con farina setacciata, latte, uova e lievito scoprirete come sia possibile innovare una ricetta così semplice, basta un aggiunta di cacao, di yogurt o di ricotta per ottenere un risultato straordinario! Essendo una ricetta così versatile, troverete anche una ricetta di pancake adatta anche a chi soffre di intolleranze! Pronti? Immergetevi nella lettura, diventerete degli esperti di pancake!
Flapjack: pancake americani
Quando si parla di pancake è impossibile non visualizzare nei proprio occhi la bandiera americana. Dovete sapere che in America è molto diffusa la variante dei pancake chiamata flapjack, che non è altro la ricetta tipica di questi soffici dessert: un impasto di farina, latte, uova, zucchero e lievito per dolci farciti con dei mirtilli, gocce di cioccolato, banane a pezzetti, frutti di bosco o nocciole tostate.
Tutto quelle che dovrete fare per prepararli è mescolare separatamente prima gli ingredienti liquidi e poi quelli solidi, per poi mescolarli con una spatola; infine farli riposare in frigo in un ciotola coperta da pellicola per almeno mezz’ora per ottenere la giusta consistenza. Attenzione alla formazione di grumi! Vedrete che è più facile a dirsi che a farsi! Per una cottura perfetta dovrete utilizzare una padella antiaderente e sciogliere una noce di burro; ponete un mestolo di pastella e quando vedrete formarsi al centro del composto delle bolle allora il pancake sarà pronto per essere girato. Il giusto colore della superficie del pancake deve essere ben dorato.
Gli americani amano accompagnare i pancake con l’immancabile sciroppo d’acero, ma anche con della frutta fresca come cocco o fragole in compagnia di panna montata, oppure in versione salata con bacon e uova fritte. Insomma, per farcire i pancake potete dare sfogo alla vostra fantasia in accordo ai vostri gusti! Sono davvero buoni in tutti gli abbinamenti: lasciatevi ispirare dalle idee qui di seguito!
Una curiosità: il nome flapjack in Inghilterra è usato per definire delle barrette d’avena! Dunque occhio ai misunderstandings!
Dorayaki: pancake giapponesi
Se avete avuto un’infanzia felice non potete non aver visto Doraemon, il gatto robot ghiottissimo di pancake soffici e golosi. A differenza della versione americana, queste varianti del pancake sono molto più doppi e vengono chiamati dorayaki. Questo nome non ha nulla a che fare con il cartone, ma pare che si riferisse al gong, simbolo della tradizione giapponese con il quale condivide la stessa forma rotonda. Non a caso in giapponese la traduzione letterale di gong è “dora”.
Come spesso accade, attorno a delle ricette si alzano polveroni intrisi di leggende: secondo la tradizione giapponese, il primo a realizzare la ricetta dei dorayaki è stato un contadino che aveva ospitato un samurai in fuga. Quest’ultimo, per ringraziarlo dell’ospitalità, gli donò il suo gong. Da qui il contadino usò il gong per realizzare questi pancake alti e tondeggianti, farcendoli con la salsa azuki, una composta di fagioli rossi tipici del Giappone.
Per preparare i dorayaki, il procedimento non differisce molto dalla versione americana. Ciò che rende l’impasto così morbido e alto è la separazione dei tuorli dagli albumi: una volta montati a neve con lo zucchero, gli albumi vengono incorporati ad un composto dapprima solo di tuorli, farina e lievito.
A garantire la morbidezza c’è l’aggiunta di gocce d’acqua sulla padella antiaderente in cui vengono cotti. Provare per credere!
Pannenkoeken e poffertjes: pancake olandesi
Se siete stati in Olanda è impossibile che non vi siate imbattuti nei pannenkoeken, la loro rivisitazione della ricetta variante dei pancake. Sono così diffusi da essere consumati non solo a colazione o a merenda, ma sempre: non esiste un momento giusto per deliziarsi con degli ottimi pannenkoeken, allora perché limitarsi? Sono ottimi da consumare a qualsiasi temperatura, sia quando fa caldo che quando fa freddo. Per questo motivo sono considerati uno street food tipico olandese, da consumare per strada mentre si passeggia, con una bella colata di cioccolato e cannella. Generalmente sono serviti inoltre con burro di mele o melassa e spolverizzati con dello zucchero a velo.
Un parente dei pannenkoeken sono senza dubbio i poffertjes, un altro tipo di frittelle che a differenza della variante di pancake americani sono realizzati con la farina di grano saraceno, dunque a portata di celiaco! Li riconoscerete in quanto sono più piccoli dei classici pancake, in quanto vengono fatti cuocere in una piastra pensata esclusivamente per loro: ricoperti da burro e zucchero a velo, gli olandesi ne vanno pazzi! Provateli con i vostri gusti preferiti.
I blinis: pancake russi
Anche i russi hanno la loro variante di pancake: si chiamano blinis, e la loro origine sembra risale nell’antichità, affondando le radici nell’Europa dell’est in epoca pre-cristiana. Amavano consumarli con l’arrivo della primavera, per celebrare la Masleniza, una celebrazione pagana. Vi farà sorridere sapere che in occasione di questa festa, era usanza consumare solo ed esclusivamente i blinis, per celebrare il sole che torna a splendere dopo un lungo inverno. Non a caso la forma dei blinis è tondeggiante, come il sole.
L’eco di questa usanza ancora rimbomba in Russia, in quanto questa ricetta viene ripetuta soprattutto durante il periodo pasquale e natalizio. L’impasto dei pancake russi è il classico a base di farina, uova e latte e vengono farciti tipicamente con il salmone e panna acida, prediligendo dunque l’abbinamento con ingredienti dal sapore forte e deciso. Per questo motivo non è raro vedere serviti i blinis con del caviale nero oppure rosso.
Pancake adatti a chi soffre di intolleranze
I pancake sono così versatili e sfiziosi da poter adattarsi a qualsiasi tipo di regime alimentare, accontentando proprio tutti. Qui di seguito scoprirete come preparare dei pancake senza glutine e dei pancake senza lattosio!
Se siete intolleranti al glutine, non temete, esiste una ricetta ad hoc proprio per voi. Per realizzarli orientatevi con queste proporzioni: la farina di riso e lo zucchero devono essere pari peso (ad esempio 50 gr), il latte deve essere il doppio della quantità dei solidi (dunque 100 ml) e basta per queste dosi un cucchiaino di lievito per dolci senza glutine e un uovo. Come si è descritto per i pancake americani, dovete mescolare separatamente i liquidi dai solidi, avendo cura di setacciare la farina e il lievito per evitare la formazione di liquidi. Versate poi i liquidi nella ciotola dove avete mescolato la farina, il lievito e lo zucchero e mescolate la pastella ottenuta con una spatola e fate riposare. Cuocete in una padella antiaderente a fuoco medio aggiungendo prima un filo di olio di semi di arachidi e proseguite la cottura fino ad esaurire la pastella.
Non dimenticate il trucco delle bollicine: per capire se l’impasto è pronto per essere girato attendete che si formino delle bolle al centro del pancake. Ecco fatto!
Se piuttosto siete intolleranti al lattosio, ecco a voi gli ingredienti che dovrete procurarvi: 50 gr di farina di tipo 1, 50 ml di latte di soia, 1 uovo, 15 di olio, un cucchiaino di lievito per dolci senza glutine e due cucchiai di zucchero di canna. Usate la stessa procedura e godete del risultato! Potete farcirli a vostro piacimento con della marmellata o cioccolato.