Durante la gravidanza, le future mamme hanno bisogno di numerosi nutrienti, tra cui le vitamine, per garantire la normale crescita del bambino e la sua salute. È importante quindi che si abbiano delle accortezze in più. Un elemento fondamentale che non deve assolutamente mancare è un giusto apporto di vitamina D durante la gravidanza e l’allattamento.
La vitamina D, conosciuta anche come vitamina del sole, è una vitamina liposolubile che viene accumulata naturalmente nel fegato e rilasciata in piccole dosi nel nostro corpo quando è necessario. Perlopiù, la sua assunzione avviene tramite l’assorbimento dei raggi solari da parte della pelle e in parte minore tramite l’alimentazione. Questa importante vitamina, oltre a contribuire al normale funzionamento del sistema immunitario, è fondamentale per l’assorbimento del calcio e dunque per la salute delle ossa. Risulta pertanto essenziale per la formazione dello scheletro e dei denti del bambino e per il suo normale sviluppo.
Il rapporto di vitamina D per le donne incinte o che allattano dovrebbe essere di circa 600 UI/die per evitare rischi alla salute del bambino. Qualora si verifichino delle carenze nel dosaggio di vitamina D, i ricercatori ritengono che potrebbero esserci seri problemi nella formazione del bambino, anche in epoche successive della sua vita.
È quindi importante che durante la gravidanza si ponga particolare attenzione al dosaggio di questa sostanza essenziale e che in caso di difficoltà, si consideri di integrare la vitamina D tramite un’alimentazione specifica o integratori adeguati. Si ricorda sempre che per l’assunzione di integratori alimentari o per un parere professionale specifico è consigliato consultare il proprio medico di base. Di seguito potrete trovare alcune informazioni e consigli utili.
Vitamina D: perché durante la gravidanza è ancora più importante
Durante la gravidanza, alcune sostanze nutritive non possono assolutamente mancare. In questa fase infatti tutti i nutrienti vengono scambiati tra madre e figlio attraverso la placenta per garantire lo sviluppo dei tessuti e degli organi del bambino. La vitamina D svolge come un ormone un’importante funzione per il nostro corpo in quanto interviene sull’apparato scheletrico, sulla pelle, sulla tonicità dei muscoli e sul sistema immunitario.
In gravidanza contribuisce al normale sviluppo del feto, in particolare alla formazione del suo scheletro, in quanto svolge un importante ruolo nell’assorbimento di calcio e fosforo. Il calcio è fondamentale per diverse funzioni fisiologiche. Infatti, ha lo scopo di veicolare i messaggi all’interno e all’esterno delle cellule, aiuta la contrazione dei muscoli e a mantenere normali i valori della pressione. Ecco perché un giusto apporto di vitamina D porta numerosi benefici e garantisce la salute delle ossa e il benessere sia del bambino che della madre. Di conseguenza, una donna in stato interessante dovrebbe incrementare l’assunzione di vitamina D e il consumo di alimenti che ne contengono alti livelli.
Come assumere la vitamina D in gravidanza
Le donne in dolce attesa dovrebbero assicurarsi, soprattutto nella bella stagione, un’esposizione al sole di minimo 30 minuti al giorno, chiaramente con la dovuta protezione, per incrementare la produzione di vitamina D nel corpo. Questo dovrebbe garantire all’organismo il giusto apporto, che volendo può essere integrato anche con un’alimentazione mirata.
Una dieta sana e variegata infatti, ricca di nutrienti essenziali, il cui fabbisogno solitamente aumenta di mese in mese durante la gravidanza, è fondamentale per la crescita del feto e per la salute materna. La vitamina D2 di origine vegetale si trova principalmente nei lieviti, in alcuni funghi e alghe. La vitamina D3 invece di origine animale si può trovare nel latte vaccino e nei derivati, nel tuorlo delle uova, in alcuni pesci particolarmente grassi e nell’olio di fegato di merluzzo.
In alternativa, in casi particolari dove la concentrazione di vitamina D è troppo carente possono essere presi in considerazione degli integratori alimentari multivitaminici. Questi ultimi non devono sostituire le buone abitudini, ma possono essere utili per il mantenimento di livelli adeguati di vitamina D durante tutta la gravidanza e l’allattamento.
Carenza di vitamina D in gravidanza: cosa sapere e cosa fare
Un deficit di vitamina D potrebbe avere un serio effetto sullo sviluppo del bambino, ma anche sulla salute della madre. Uno dei primi rischi è l’alterazione dello scheletro materno e di quello del bambino, che potrebbe in età pediatrica soffrire di disturbi come il rachitismo. Altre problematiche che potrebbero insorgere sono il parto pre termine, l’arresto della crescita o anche infezioni o malattie respiratorie.
Come accennato, nel mondo scientifico viene spesso sottolineata l’associazione tra il mancato apporto di vitamina D in gravidanza e una serie di problematiche. Si crede infatti che un basso livello di vitamina D possa essere la causa di disturbi alimentari o neuro cognitivi negli anni dello sviluppo del bambino, circa dai 6 ai 10. Alcune tesi sostengono addirittura che bassi livelli di vitamina D possano mettere a repentaglio la gravidanza stessa nel primo trimestre.
Non tutte le future mamme vengono sottoposte a uno screening dei valori di questa vitamina, anche perché ci sono delle categorie più a rischio di altre, come le persone con un’elevata pigmentazione, chi si espone poco al sole, chi è obeso o chi assume farmaci che possono ostacolare l’assorbimento di vitamina D. I principali sintomi di una riduzione di vitamina D sono stanchezza costante, insonnia, emicrania, perdita di capelli, pelle disidratata o persino depressione.
In risposta a tali segnali, è fondamentale per la sicurezza delle madri e dei loro bambini fare gli adeguati controlli durante il periodo della gravidanza e l’allattamento e condurre uno stile di vita sano. Se dopo accurate analisi, la diagnosi è una carenza di questa importante sostanza, possono essere messe in atto alcune accortezze utili per incrementare il carico di vitamina D, ad esempio tramite il colecalciferolo (vitamina D3), e di altri importanti nutrienti.
Oltre alla vitamina D infatti, due alleati essenziali durante la gravidanza sono l’acido folico e il ferro. Il primo, anch’esso una vitamina, viene prodotto solo in piccola quantità dalla nostra flora batterica intestinale e pertanto deve essere integrato principalmente con la nutrizione. Il ferro invece è un minerale il cui fabbisogno cresce esponenzialmente in gravidanza in quanto è fondamentale per i processi di ossigenazione dei tessuti.
Quali cibi ricchi di vitamina D mangiare in gravidanza
In relazione all’alimentazione, ci sono diversi cibi che hanno proprietà salutari e la capacità di supplire, anche se in maniera limitata, a eventuali carenze di vitamina D. Tra gli alimenti più ricchi troviamo il pesce, soprattutto quello grasso, come il tonno, il salmone, lo sgombro, la trota, il pesce spada, ma anche i gamberi, le aringhe e le sardine.
Tra tutti, l’olio di fegato di merluzzo è in assoluto quello con il più alto livello di vitamina D, anche se solitamente si può assumere soltanto tramite integratori specifici. Anche la carne è una buona alternativa, insieme alle uova e ai latticini, come il burro e tutti i formaggi grassi. Sorprendentemente, anche i funghi sono ricchi di vitamina D soprattutto i funghi porcini, anche se il loro consumo deve essere limitato e la loro qualità controllata con attenzione. Tra i vegetali, le verdure a foglia larga sono da preferire. Noci, nocciole, mandorle, pistacchi e il resto della frutta secca sono grandi alleati della donna in gravidanza perché sono un ottimo spuntino e perché fanno benissimo, contenendo oltre alla vitamina D anche gli omega 3.
Questa serie di cibi può avere effetti benefici in gravidanza a condizione che vengano preparati nel modo corretto. È infatti fondamentale che venga tutto pulito e cotto accuratamente in quanto gli alimenti crudi o che potrebbero essere contaminati sono caldamente sconsigliati. In particolare, il pesce, la carne e le uova devono essere conservati nella maniera adeguata e cotti completamente. La verdura deve essere lavata a fondo, preferibilmente con detergenti appositi. I formaggi poco stagionati, il latte crudo e i frutti di mare sono infine da evitare.
Se accompagnati dal parere di un medico, questi consigli possono essere molto utili per garantire il benessere di madri e figli. Prima di tutto è importante ricordare che è fondamentale per chi è in dolce attesa eseguire tutti i controlli del caso e non mancare a nessuna visita in modo da essere sempre seguita e tenuta sotto controllo da professionisti. Con qualche piccola accortezza in più è poi possibile seguire uno stile di vita sano.
In aggiunta a un’alimentazione variegata e ricca di nutrienti, con cui è possibile incrementare i livelli di vitamine nel corpo, l’attività all’aria aperta può essere un toccasana. Dell’attività fisica all’aria aperta e una buona mezz’ora di sole sono infatti elementi che non possono mancare e che sicuramente faranno benissimo anche all’umore delle future mamme. Nei periodi più freddi e piovosi è poi sempre possibile fare ricorso a integratori alimentari appositi. Vietato è infine consumare alcol, fumare, o fare ricorso a medicinali vari senza la prescrizione medica. Queste pratiche infatti sono estremamente dannose, anche in relazione ai livelli di vitamina D, per il bambino. Seguendo questi piccoli accorgimenti e mantenendo una vita sana ed equilibrata il vostro bambino crescerà sicuramente sano e forte e anche il vostro organismo ne beneficerà in maniera notevole, sia durante la gravidanza stessa che nel periodo successivo.