Nostalgia dei ruggenti anni ’20? Torna indietro nel tempo con un Pink Lady!

L’alternativa dell’altrettanto famoso White Lady, un cocktail a base di gin, Triple Sec o Cointreau, deve il suo caratteristico colore rosa all’aggiunta di granatina, uno sciroppo a base di acqua, zucchero e succo di melagrana. Questo non solo conferisce una sfumatura elegante e raffinata, ma dona quel tocco di dolcezza che bilancia perfettamente l’acidità, le note aspre e i sentori delle erbe, grazie agli agrumi utilizzati nella creazione di questa iconica ricetta.

Perfetto come aperitivo o dopocena, il Pink Lady è un concentrato alla frutta ricco di antiossidanti e vitamina C, il che lo rende adatto per ogni occasione. La pesca, l’ananas e gli agrumi, inoltre, conferiscono al drink quella nota gustativa dal sapore agrodolce e delicato, rendendolo fresco e perfetto da gustare anche per un dopo pasto. Che sia per festeggiare un’occasione speciale, o per godere di una serata in relax con gli amici, il Pink Lady è un drink pronto a diventare il protagonista dei tuoi momenti di convivialità.

Se sei appassionato di mixology o semplicemente desideroso di provare nuovi cocktail, il Pink Lady saprà affascinarti e offrirti un’esperienza di gusto davvero unica. Aria di festa? Continua a leggere per scoprire come preparare un delizioso Pink Lady!

Preparazione

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    Per prima cosa, prepara il succo di ananas; se non hai tempo per prepararlo in casa, puoi utilizzare direttamente un po’ di Dolce di Natura Ananas Santàl nella sua versione senza zuccheri aggiunti. Se, invece, vuoi preparare tu il succo, ti basterà tagliare 2 o 3 fette di ananas a tocchetti e frullarle

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    Aggiungi tutti gli ingredienti all’interno di uno shaker: Santàl FRUITZ! Pesca Mix, il succo di arancia rossa, il gin, il succo di limone fresco e lo sciroppo di granatina. Aggiungi un albume d’uovo solo se desideri ottenere una consistenza più vellutata.

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    A questo punto, riempi lo shaker con i cubetti di ghiaccio e agita energeticamente per circa 15-20 secondi. Poi versa il mix in un bicchiere e mescola bene tutti gli ingredienti aiutandoti con un cucchiaio.

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    Utilizzando un colino, filtra il contenuto dello shaker in un bicchiere da cocktail precedentemente raffreddato.

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    Se lo desideri, come tocco finale puoi aggiungere una decorazione come una ciliegia al maraschino o un po’ di scorza di limone sul bordo del bicchiere. E Il tuo Pink Lady è pronto per rinfrescare i tuoi happy hour fai da te!

     

    Curiosità

    Le origini del Pink Lady Cocktail sono piuttosto incerte. Secondo alcune fonti, pare sia stato creato per la prima volta da Elsie de Wolfe, una donna molto conosciuta nell’alta società americana e nota anche con il nome di Lady Mendl; una vera e propria icona di stile, famosa per i gusti raffinati ed eleganti, che ha saputo lasciare un’impronta indelebile nella cultura del tempo.

    Altre versioni parlano del Pink Lady Cocktail come di una bevanda nata nei primi anni del Novecento, ispirata dall’omonimo musical di Broadway “The Pink Lady”, che narrava le avventure di una cantante dal fascino irresistibile. Un nome, quello del musical, che si adattava perfettamente a un drink così elegante e raffinato.

    Tuttavia, la versione della storia forse più intrigante è quella che vede il Pink Lady come una “variante delicata” del Clover Club, un cocktail molto amato dal pubblico maschile durante la Belle Époque, periodo in cui l’élite americana di Philadelphia o San Francisco, si riuniva nei locali più esclusivi.

    A prescindere dalla sua origine, sicuramente misteriosa, il Pink Lady Cocktail, divenne uno di quei drink dal sapore un po’ retrò, che, nel corso degli anni, ha alternato periodi di relativa quiete a momenti di grande glamour. Pur essendo stato inizialmente etichettato come un drink da “uomo” è diventato poi, forse complice anche il suo bel colore, molto amato anche dalle donne.

    Un’altra curiosità sul Pink Lady? Pare che durante il proibizionismo, il drink divenne particolarmente popolare grazie alla sua dolcezza, che permetteva di “mascherare” l’odore dei liquori di bassa qualità. Negli anni ’30, poi, il cocktail visse il suo momento di massimo splendore, diventando uno dei protagonisti assoluti della Golden Age della mixology. Oggi, è considerato il predecessore del Cosmopolitan, un altro cocktail iconico che, pur essendo più moderno, condivide con il Pink Lady raffinatezza e l’appellativo curioso di “girly cocktails”.

     

    Tips

    Molti sono i consigli che si possono seguire per realizzare un Pink Lady Cocktail degno di essere ricordato! Sicuramente la preparazione non presenta grandi difficoltà, ma è nella cura dei dettagli che si cela la perfezione. Vediamo insieme come procedere al meglio.

    Per prima cosa è molto importante utilizzare ingredienti semplici, ma di qualità; quindi, se si vuole ottenere un ottimo risultato, è bene scegliere un buon gin che vada a creare un equilibrio tra le note dolci e quelle acide date dall’utilizzo del succo di limone.

    Nella ricetta originale l’ingrediente chiave, ovvero l’albume d’uovo, quello che nel tempo ha fatto sì che intorno a questo cocktail si creasse una sorta di odi et amo, ha messo in dubbio la sicurezza del drink stesso. Tuttavia, nonostante le preoccupazioni legate all’uso di uova crude, la maggior parte dei barman oggi utilizza l’albume pastorizzato, eliminando così ogni rischio e rendendo il cocktail assolutamente sicuro da consumare. Questo è un consiglio che si può mettere in pratica anche nella preparazione casalinga.

    Se si desidera dare al Pink Lady un tocco di colore ancora più intenso, al posto della granatina, si può pensare di utilizzare uno sciroppo di lamponi o di fragole. La cosa importante in ogni caso è dedicarsi alla preparazione del drink poco prima di servirlo, per preservarne il gusto e la freschezza e far sì che la texture dell’albume d’uovo non si rovini.

    Ah, e se gradite un sapore ancora più zuccherato, immergete il bordo della classica coppa direttamente nello zucchero e decorate con menta fresca, con dei fiori commestibili o con una fettina di mela (si, esiste una tipologia che si chiama anch’essa Pink Lady!).

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Curiosità

Il Pink Lady è una variante del più famoso cocktail White Lady, che deve il suo nome al colore rosato che assume grazie all’aggiunta dello sciroppo di granatina.

Si dice che il cocktail sia nato nel 1911, anche se ha iniziato a diffondersi e diventare più popolare durante l’epoca del proibizionismo. A farlo diventare uno dei cocktail più famosi di sempre, però, ci ha pensato l’attrice Jane Mansfield, che non andava mai a cena senza bere prima un bicchiere di Pink Lady.