Curcuma
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Quali sono i benefici della curcuma e i suoi usi in cucina

La curcuma, nota anche con il nome scientifico di “curcuma longa”, è una spezia dai molteplici usi, sia in cucina sia in erboristeria e in altri ambiti, che vanta numerose proprietà benefiche e moltissimi modi d’impiego, anche terapeutici. Da tempo associata al mondo orientale, da cui proviene, la curcuma è oggi ampiamente diffusa anche in Occidente, che ha riconosciuto il suo valore sia come ingrediente a tavola sia come ingrediente di creme e lozioni.

Impossibile, d’altronde, non notare il suo colore giallo acceso, che sfocia nelle tonalità dell’arancio: non è un caso, infatti, che la curcuma sia conosciuta anche come “zafferano delle Indie”, per il suo distintivo colore e per l’aroma speziato.

In questo articolo, esploreremo le speciali caratteristiche della curcuma, uniche nel loro genere, ma anche i suoi vari usi culinari e i molteplici benefici per la salute che derivano dal suo utilizzo, attestati ormai da vari studi scientifici.

Caratteristiche della pianta della curcuma

Originaria dell’Asia meridionale, la pianta della curcuma appartiene alla famiglia dello zenzero (Zingiberaceae): si tratta di una pianta perenne che cresce fino a un’altezza di circa un metro, caratterizzata da foglie di forma ellittica, strette e con le estremità appuntite (ricordano vagamente quelle dell’oleandro). I suoi fiori sono bianchi o gialli, a volte striati di un tenue color rosa. Come ben risaputo, la parte più preziosa e utilizzata della pianta è il suo rizoma, ovvero i germogli perenni e sotterranei, una massa a forma di tubero, che somiglia molto allo zenzero. Affinché il rizoma di curcuma diventi pronto all’uso, deve essere essiccato: di solito viene poi macinato per ottenere la polvere di curcuma, una delle forme più comuni in cui la spezia è utilizzata.

Come accennato, la curcuma è ampiamente diffusa in tutta la parte meridionale dell’Asia: in India, in particolare, viene coltivata principalmente nelle regioni tropicali e subtropicali di questa Nazione. Fuori dall’India, la curcuma è coltivata in diversi altri Stati dell’Asia, tra cui il Bangladesh, lo Sri Lanka, l’Indonesia, le Filippine, la Cina, Taiwan, il Vietnam, la Thailandia e la Malesia. Negli ultimi tempi, la coltivazione della curcuma si è estesa ad altre regioni del mondo, soprattutto in Africa, America Latina e Australia; nonostante ciò, la maggior parte della produzione mondiale di curcuma continua a provenire dalle regioni dell’Asia meridionale, che hanno un clima caldo e umido più adatto per la sua coltivazione.

La pianta della curcuma richiede un suolo ben preparato e ricco di sostanza organica, in cui le radici tuberose, i citati rizomi, possano essere piantate a una profondità di circa 5-7 centimetri e crescere sottoterra. Con una buona e costante annaffiatura, e una sostanziosa quantità di acqua nei periodi più secchi, le piante di curcuma raggiungono la piena maturità dopo 7-9 mesi circa, e finalmente i rizomi vengono raccolti, essiccati e poi macinati per ottenere la polvere di curcuma.

La curcuma è quindi non solo una spezia buona e benefica per l’organismo, ma anche una coltura preziosa e importante per l’economia di molte regioni in via di sviluppo.

Benefici per la salute della curcuma

La curcuma è considerata una delle spezie più benefiche per la salute e ha suscitato l’interesse della comunità scientifica per le sue proprietà medicinali. Ecco alcuni dei principali benefici per la salute della curcuma supportati da studi e ricerche:

1. Proprietà antinfiammatorie. La curcuma contiene una sostanza chiamata curcumina che è nota come il suo più importante principio attivo: è dimostrato che la curcumina ha buone proprietà antinfiammatorie, utili per ridurre i processi infiammatori che possono svilupparsi nell’organismo; la sua azione, quindi, riduce il rischio di contrarre malattie infiammatorie (come l’artrite) e alcune malattie cardiache.

2. Antiossidante naturale. La curcumina agisce anche come antiossidante, neutralizzando i radicali liberi che possono danneggiare le cellule del corpo, rallentando il fisiologico processo d’invecchiamento e proteggendo l’organismo dallo sviluppo di malattie croniche.

3. Benefici per il sistema digestivo. La curcuma può aiutare a migliorare la digestione e il metabolismo, stimolando la produzione di bile e riducendo i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile.

4. Supporto per le funzioni cerebrali. Alcune ricerche hanno suggerito che la curcuma potrebbe essere utile nel migliorare la funzione cerebrale e ridurre il rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

5. Benefici per la pelle. La curcuma è stata utilizzata, inoltre, nella medicina tradizionale per trattare diverse condizioni della pelle, come acne, psoriasi e dermatite. Il suo effetto antinfiammatorio è infatti utile ad alleviare arrossamenti e irritazioni, specie in presenza di abrasioni o piccole ferite.

Usi culinari della curcuma

La curcuma è una presenza costante nella cucina asiatica, in particolare in India, dove è uno degli ingredienti principali del curry, a cui conferisce il suo caratteristico colore dorato. La polvere di curcuma è usata inoltre per insaporire molti piatti di riso, carne, pesce e verdure. È spesso utilizzata anche per colorare e aromatizzare intingoli, salse, zuppe, stufati e vari condimenti. La curcuma è quindi un ingrediente versatile che può essere utilizzato in molte ricette, anche oltre la cucina d’ispirazione asiatica: così, con un unico ingrediente, la ricetta acquista colore, un aroma speziato e non pochi benefici per la salute.

Tra le ricette più famose a base di curcuma troviamo sicuramente il curry di pollo alla curcuma, una delle ricette più popolari in tutto il mondo, in cui la curcuma è la vera protagonista. Nel curry di pollo alla curcuma vengono combinati pezzi di pollo (petto o altri tagli teneri) con una deliziosa salsa a base di latte di cocco, pomodori, spezie, erbe e, naturalmente, curcuma. Questo piatto può essere servito con del riso basmati alla curcuma, che eventualmente può diventare una pietanza a sé stante, in cui la curcuma è utilizzata per colorare e insaporire il riso. Per realizzarlo, è sufficiente aggiungere un po’ di curcuma in polvere al riso mentre cuoce in pentola. Sempre a base di carne è la ricetta del pollo Tikka, un piatto indiano molto popolare composto da bocconcini di pollo marinati in una miscela di yogurt e spezie, in cui la curcuma ha un ruolo determinante. Similmente, si può usare la curcuma per realizzare il Tandoori, un altro piatto indiano con carne di pollo e agnello, marinata con una miscela di yogurt e spezie, e poi cotta alla griglia.

Tra i piatti vegetariani che fanno uso di curcuma, invece, ricordiamo la ricetta di risotti e minestroni, che possono essere arricchiti nel sapore e nel colore dall’uso di questa polvere dorata e profumata. Sono molto apprezzate, inoltre, le zuppe di lenticchie alla curcuma, un piatto sano ed equilibrato in cui la curcuma aggiunge sapore e colore. Lo “zafferano d’India” può essere adoperato anche per insaporire piatti di verdure e ortaggi, come zucchine, patate, cavolfiori, carote, zucca e cipolle, da cuocere al forno, in wok o in padella.

Infine, una ricetta che viene dall’oriente e che è un vero toccasana per l’organismo è quella del cosiddetto “latte d’oro” (“golden milk”), una bevanda calda a base di latte e curcuma, spesso arricchita con altre spezie come cannella e zenzero. Questa bevanda è nota per le sue proprietà antinfiammatorie, calmanti e benefiche per la salute e viene spesso consumata come rimedio naturale per calmare il corpo e la mente. Realizzatela con un bicchiere di Latte Zymil per avere tutto il gusto del buon latte, senza lattosio.

Queste sono solo alcune delle numerose ricette in cui la curcuma può essere utilizzata: sperimentare e aggiungere questa preziosa spezia a diverse preparazioni culinarie può essere un ottimo modo per variare la propria alimentazione in modo sano e fantasioso.

Altri usi della curcuma

La curcuma è anche impiegata anche al di fuori dell’utilizzo culinario, sia come colorante naturale (nei settori alimentare e tessile), sia come elemento della medicina tradizionale indiana, conosciuta come medicina ayurvedica, e della medicina tradizionale cinese. Le sue riconosciute proprietà terapeutiche, infatti, hanno per secoli aiutato il trattamento di una vasta gamma di disturbi e condizioni. Nella medicina tradizionale, la curcuma è spesso impiegata come rimedio naturale per alleviare il dolore, per ridurre l’infiammazione e per migliorare la funzione del sistema digestivo.

Inoltre, la curcuma fa bene all’organismo anche quando non viene ingerita, ma assunta per via topica: in questi casi è utilizzata per trattare diverse condizioni della pelle. La curcuma in polvere può essere combinata con acqua o olio per creare maschere per il viso o impacchi per la pelle, utili per ridurre l’acne, lenire l’irritazione e favorire la crescita di una pelle sana.

Consigli e suggerimenti nell'assunzione della curcuma

Per beneficiare delle proprietà benefiche della curcuma, è sufficiente utilizzare questa sostanza come spezia nella preparazione dei pasti, aggiungendola ai piatti durante la cottura. Tuttavia, poiché la curcumina non è facilmente assorbita dall’organismo, può essere utile consumarla insieme a una piccola quantità di pepe nero o di grassi sani, come olio extravergine d’oliva: questo piccolo accorgimento, infatti, ne migliora la biodisponibilità.

Alcuni, inoltre, preferiscono assumere questa sostanza in forma di integratori alimentari. In questo caso, però, vi consigliamo di affidarvi al parere di un medico o di un professionista dell’alimentazione per stabilire le dosi e le modalità di somministrazione più adatte alla vostra situazione.

Non vi sono particolari controindicazioni nell’assunzione di curcuma durante i pasti, nemmeno in gravidanza o durante l’allattamento: tuttavia, è bene accertarsi di non essere allergici alla curcumina e prestare attenzione in caso di patologie pregresse, assunzione di particolari farmaci ed eventuali problemi nella coagulazione del sangue (in alti dosaggi la curcuma potrebbe avere un effetto anticoagulante).

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