In tutte le carni la fesa è la parte più tenera dell’animale e quindi il taglio più prelibato. La ricetta che abbiamo deciso di proporvi è quella degli involtini di fesa di tacchino al latte.
La carne bianca di questo volatile è una carne estremamente magra e delicata, spesso utilizzata nella preparazione di secondi piatti deliziosi, da cremosi bocconcini saltati in padella a morbidi arrosti da accompagnare con salse aromatiche. Quella del tacchino è una carne che si presta a numerose ricette e cotture diverse, come in forno, in padella oppure in casseruola: un piatto facile e veloce da preparare, consigliato a tutti coloro che rispettino un’alimentazione sana e leggera, senza dover rinunciare a piatti prelibati.
Di per sé già molto tenera e dal sapore delicato, la carne di tacchino cotta nel latte risulterà ancora più morbida. Gli involtini di fesa di tacchino e melanzane sono sicuramente un modo originale per portare a tavola questa carne, servita con una gustosa salsina che ricaverete dal fondo di cottura. Gli ingredienti per realizzare questo piatto sono pochi, semplici e facilmente reperibili, il risultato saranno degli irresistibili involtini dal gusto delicato, ottimi da servire per un pranzo accompagnato da un buon contorno di verdure.
Preparazione
- 1
Pulite una melanzana privandola delle estremità, tagliatela a fette longitudinali sottili e grigliatele da entrambe i lati. Battete le fettine di tacchino su un tagliere, infarinate e ricopritene ciascuna con una fetta di melanzana, arrotolate le fette di tacchino e chiudetele con degli stuzzicadenti. Scaldate un filo di olio extra vergine di oliva e uno spicchio di aglio in una padella anti aderente per un paio di minuti. Aggiungete i vostri involtini di tacchino e melanzane e lasciateli rosolare su entrambi i lati a fiamma dolce per qualche minuto. Fate attenzione che la carne non cuocia troppo e rischi di indurirsi.
- 2
Una volta che si saranno dorati per bene, aggiungete 200 ml di latte, aggiustate di sale e lasciate cuocere a fuoco dolce per 10 minuti. Amalgamate bene la salsa, per una consistenza ancora più densa e cremosa aggiungete un pizzico di amido di mais o di farina di tipo 1. Quando la salsa avrà raggiunto una consistenza cremosa, aggiungete il pepe verde in grani.
- 3
A questo punto servite i vostri involtini di tacchino ancora caldi con il sugo che avrete ottenuto dal fondo di cottura. Se lo gradite e per profumare il tutto, potete aggiungere anche della scorza di limone.
Curiosità
Originario del Nord America, il tacchino (Meleagris gallopavo) è ben lontano dall’essere un uccello ordinario. La sua storia e il suo percorso, ricco di vicissitudini, lo attestano.
Ai tempi dei Maya, i re si coprivano di piume di tacchino e apprezzavano la carne tanto quanto il piumaggio.
Cristoforo Colombo e Fernand Cortès scoprirono il tacchino grazie a un pasto servito dagli indigeni. Sedotti dalla carne, decisero di riportare i tacchini vivi nel “vecchio continente” e li chiamarono “galline dell’India”.
Il tacchino fu così addomesticato in Spagna, Francia e Inghilterra a partire dal XVI secolo. All’epoca, l’usanza era quella di festeggiare il Natale con un piatto a base di pollame, soprattutto oche, in quanto considerate “l’uccello del sole” e garantivano protezione dal sole a chi le mangiava. Il tacchino, che rappresenta un uccello insolito, è stato inserito successivamente nei menù natalizi e nei pasti festivi. Intorno al 1935 si iniziò ad allevare il tacchino per la sua carne e non più per il suo bel piumaggio.
La carne di tacchino è particolarmente apprezzata negli Stati Uniti, dove costituisce il piatto tradizionale solitamente consumato durante la festa del Ringraziamento (Thanksgiving). Il Ringraziamento si celebra il 4° giovedì di novembre.Tradizionalmente religiosa, lo scopo di questa festa era di ringraziare Dio per il raccolto. Oggi è una festa secolare ed è stata proclamata giornata nazionale da Abraham Lincoln.