Il finocchio è una pianta estremamente versatile in cucina, con la quale potrete realizzare numerose ricette diverse, vegetariane e non, da freschissime insalate se utilizzato crudo, a profumatissimi stufati di verdure. Come aperitivo, in insalata o cotto sarà un piacere da assaporare!
Rinfrescante e gustoso, il finocchio è inoltre un potente alleato della salute, di cui si è sempre fatto un largo utilizzo dalla medicina popolare all’omeopatia. La ricetta che abbiamo deciso di proporvi è quella dei finocchi al latte, un ottimo contorno invernale delicato e leggero, da accompagnare a carne, pesce o piatti vegetariani. La ricetta è facile, veloce e squisita. La cottura nel latte ammorbidirà le verdure, rendendole tenere, delicate e saporite, avvolte nella cremosità del latte. In questo modo potrete evitare l’utilizzo del burro e della besciamella e grazie al latte Zymil anche gli intolleranti al lattosio potranno gustarsi questo delizioso contorno light. I finocchi al latte inoltre, costituiscono la variante gluten free dei finocchi al parmigiano gratinati in forno: la soluzione ideale per tutti gli intolleranti al glutine.
Preparazione
- 1
Per preparare dei deliziosi finocchi al latte dovrete pulire accuratamente i finocchi da eventuali residui di terra. Con un coltello, eliminate torsolo e gambi. A questo punto procedete a tagliarli come preferite, a fette spesse o sottili o in semplici spicchi e metteteli in acqua fredda per qualche minuto.
- 2
In una padella antiaderente scaldate 2 cucchiai di olio di oliva a fiamma dolce, scolate i finocchi, uniteli nella padella antiaderente e fateli cuocere a fiamma dolce per 5 minuti. Aggiungete 100 ml di latte, aggiustate di sale e spolverate con un po’ di noce moscata. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere per 10 minuti.
- 3
Quando i finocchi risulteranno morbidi e il latte si sarà addensato fino a raggiungere una consistenza più cremosa, spegnete il fuoco e preparatevi a servire il vostro delizioso contorno. Aggiustate di sale e di pepe e successivamente decorate il piatto con una spolverata di prezzemolo, un po’ di noce moscata e qualche rametto di finocchio fresco.
Curiosità
Originario del Caucaso e del bacino del Mediterraneo, il finocchio è apprezzato fin dall’antichità per le sue virtù culinarie e medicinali. I primi cenni storici importanti risalgono addirittura alla Grecia del III sec. a.C.: il nome “marathon” con cui veniva chiamato dagli antichi, farebbe infatti riferimento alla pianura di Maratona dove questa pianta cresceva selvatica e rigogliosa. Alcuni scrittori ne decantano le proprietà medicinali raccontando che gli stessi serpenti una volta completata la muta si sfreghino a queste piante e che le stesse costituiscano un ottimo antidoto contro i loro morsi velenosi.
Il finocchio è anche noto per promuovere l’allattamento e migliorare il transito intestinale. Rinomato per le sue proprietà carminative e antispasmodiche, il finocchio limita la formazione di gas intestinali ed è quindi molto utile nella lotta contro il gonfiore, la flatulenza, la colite e i dolori di stomaco. Adatta anche ai più giovani, si propone nel trattamento delle coliche infantili. Il finocchio contiene inoltre fitoestrogeni noti per equilibrare i livelli ormonali femminili, regolare il ciclo mestruale e ridurre le vampate di calore. Le sue proprietà antispasmodiche e antinfiammatorie leniscono anche i dolori mestruali.
I semi del finocchio sono utilizzati in particolare nel trattamento dei calcoli renali. Il consumo di questo ortaggio aumenterebbe anche l’escrezione di acqua e sodio nel corpo per un effetto ipotensivo. Vari studi in corso tendono infatti a dimostrare che il finocchio, se consumato regolarmente, riduce la pressione sanguigna sistolica. Il finocchio poi protegge efficacemente le ossa e il suo consumo permetterebbe di diminuire il riassorbimento osseo e di combattere l’osteoporosi. Per tutte queste sue benefiche proprietà possiamo sostenere che il finocchio può consumato senza moderazione!