Avete in dispensa del pane raffermo che non sapete come utilizzare? Allora questa ricetta può fare al caso vostro.

Il “macafame” è un dolce tipico della tradizione vicentina, perfetto per la colazione o per una merenda sana e nutriente. Nato in un ambiente contadino come dolce di recupero, era preparato con ingredienti poveri, avanzati dai giorni precedenti, che un tempo venivano reimpiegati per cucinare piatti semplici ma sostanziosi. Il nome, infatti, in dialetto veneto significa “ammazza la fame” poiché si dice che ne basti una sola fetta per essere sazi a lungo.

In quanto dolce “anti spreco” per eccellenza, al pane e al latte che rappresentano la base del macafame, possono essere aggiunti svariati ingredienti come diversi tipi di frutta secca, gocce di cioccolato ecc. Noi lo andremo a preparare utilizzando mele, uvetta e mandorle, nonché limone e cannella che andranno a conferire alla torta un gusto fresco, speziato e avvolgente. Inoltre, grazie all’utilizzo del latte zymyl alta digeribilità, è perfetto anche per chi è intollerante al lattosio.

Dai sapori tipicamente autunnali, il macafame è, però, perfetto per ogni occasione: accompagnatelo in inverno con una tazza di tè caldo o gustatevelo in estate durante un brunch con gli amici. Ecco a voi la preparazione:

Preparazione

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    Per preparare il macafame, tagliate innanzitutto il pane a cubetti e mettetelo in una ciotola; aggiungete poi il latte caldo e lasciatelo in ammollo per circa 30 minuti. Nel frattempo mettete a bagno l’uvetta nel rum o nella grappa e tagliate le mele precedentemente sbucciate, a pezzetti, avendo cura di bagnarle con del succo di limone così da non farle annerire.

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    Una volta che il pane si è ammorbidito, iniziate ad aggiungere i vari ingredienti: le uova, lo zucchero, la farina, il lievito, l’uvetta ammollata, le mandorle, la scorza grattugiata di un limone, la cannella e infine le mele. Mescolate per bene così da amalgamare alla perfezione tutti gli elementi.

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    A questo punto versate il composto in uno stampo o in una tortiera e cuocete in un forno statico preriscaldato a 180° per circa 40-50 minuti. Infine sfornate il dolce, fatelo raffreddare e cospargetelo, se volete, con dello zucchero a velo. Ed ecco il vostro macafame pronto per essere servito!

     

    Curiosità

    Il “macafame” è, come abbiamo visto, un dolce molto celebre in Veneto, tipico della zona di Vicenza la cui particolarità è l’utilizzo, per ottenere il suo impasto, del pane raffermo e di altri ingredienti poveri che normalmente abbiamo tutti in dispensa.

    La cucina veneta, e in particolare quella vicentina, infatti, è famosa per i suoi piatti semplici, di derivazione popolare, preparati con ingredienti rustici quali farine poco raffinate, formaggi e prodotti che si potevano raccogliere nei campi o nei boschi. Questo perché è stato scoperto che Vicenza era una tra le città più povere della Serenissima Repubblica di Venezia. L’utilizzo di prodotti di riciclo e l’alto valore nutrizionale delle preparazioni erano, quindi, gli elementi fondamentali della cucina vicentina.

    Il macafame, in particolare, è il dolce contadino per eccellenza che, prima di essere cucinato nelle stufe, veniva cotto all’interno del camino, sotto la cenere del fuoco, nel così detto “covercio”. Forse non sapete che questo dolce presenta anche una sua versione “evoluta”, la così detta “putana”, che si prepara mescolando farina bianca, farina di mais e latte e portando tutto il composto ad ebollizione. A quel punto, seguendo, come per il macafame, la filosofia “svuota-dispensa”, vengono aggiunti fichi, uvetta e frutti vari. Questa torta deve, forse, il suo stravagante nome alla possibilità di essere preparata utilizzando qualsiasi ingrediente, ma una leggenda narra che un ristoratore vicentino, in seguito a un improvviso black out, la fece cadere dal vassoio direttamente sul piatto del cliente e ciò provocò una tal meraviglia, da causare la pittoresca esclamazione.

    E allora siete pronti a immergervi nella tradizione vicentina e a farvi travolgere dai suoi sapori? Iniziate con questa ricetta semplice, nutriente, ma anche molto digeribile grazie alla presenza del Latte Zymil Alta Digeribilità Senza Lattosio Bio.

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