Tra i più classici secondi da servire la domenica in un pranzo tra amici o parenti, c’è senza dubbio l’arrosto arrotolato di vitello. Una succulenta carne chiusa magistralmente con uno spago da cucina avvolge il vostro ripieno preferito, il quale può essere come in questa ricetta di spinaci oppure farcito con funghi, taleggio e speck. Seguite il vostro gusto, scegliete il ripieno più adatto per voi!

L’arrosto arrotolato, se servito con sfiziosi contorni di verdure o di patate e farcito con un ricco ripieno, può essere considerato tra i piatti unici più acclamati da tutta la famiglia.

Per ottenere un risultato perfetto, dovrete fare attenzione sia alla chiusura del rotolo di carne, sia alla cottura: il pericolo di servire un arrosto secco e duro è dietro l’angolo, dunque armatevi dei giusti suggerimenti!

Toglietelo dal frigorifero almeno 30 minuti prima della rosolatura in pentola, passaggio fondamentale per sigillare i succhi della carne al suo interno e per creare una deliziosa crosta. Inoltre, a dare consistenza al sugo dell’arrosto ci penserà la Crema di Latte Chef che esalterà i sapori della carne per un risultato gustoso! Se volete potete aggiungere ulteriormente anche 1 cucchiaio di farina, per addensare ancora di più il composto, ma fate attenzione al glutine presente in questo ingrediente.

Adesso siete pronti per realizzare un arrosto arrotolato di vitello strepitoso! Seguite il procedimento:

Preparazione

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    Lessate in una pentola con abbondante acqua salata gli spinaci, poi, dopo averli scolati per bene, saltateli in una padella con la noce di burro e parmigiano grattugiato. Dopodiché sbattete 2 uova in una ciotola con una manciata di parmigiano, sale e pepe, e cuocete una frittata in una padella antiaderente con un filo d’olio EVO.

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    Prendete la fetta di vitello e battetela leggermente con un batticarne per allargarla e uniformare lo spessore. Ponete all’interno le frittate preparate precedentemente, gli spinaci e la pancetta. Partendo dal lato più lungo, iniziate ad arrotolare la carne su se stessa e una volta terminato il giro fissate il rotolo con uno spago da cucina in più punti.

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    È il momento di rosolare la carne: adagiatele in una pentola con due cucchiai di olio e lasciatela cuocere circa cinque minuti per ogni lato. Sfumate con il vino e proseguite la cottura aggiungendo il brodo vegetale e coprite con coperchio.

    Lasciate cuocere per circa 45 minuti. A questo punto ponete il rotolo di carne a raffreddare su un piatto. Per dare consistenza al sugo ottenuto, aggiungete la Crema di Latte, fino a ottenere la densità da voi desiderata. Tagliate a fettine l’arrosto e servite con il sugo di carne. Ecco fatto!

    Ricordate che potete sostituire la carne di vitello con quella di tacchino.

    Curiosità

    L’arrosto arrotolato è il manifesto dei pranzi in famiglia, per celebrare occasioni importanti o solo per ritrovarsi attorno a un tavolo in compagnia di prelibatezze.

    Da sempre nella tradizione culinaria non solo italiana, ma internazionale servire l’arrosto è anche segno di ricchezza. Spesso avrete notato che nelle raffigurazioni medievali sui banchetti regali è sempre presente questa carne succulenta servita su un piatto, oppure il classico maiale cotto arrosto con la mela in bocca.

    L’arrosto è un piatto talmente antico da risalire alla scoperta del fuoco, come si può immaginare. Gli uomini usavano spennellare con del grasso la superficie esterna della carne per garantire una cottura omogenea, usando delle piume oppure un ramo di rosmarino. Dopodiché infilzavano la carne nei bastoncini di legno e la ponevano sul fuoco; l’alta temperatura salvaguardava gli uomini dalle infezioni batteriche, permettendo una cottura adatta. Solo una volta, secondo una leggenda, un’intera armata francese morì a causa dell’indigestione provocata da un arrosto; ma non a causa della cottura della carne, ma perché per fare il fuoco furono usati i velenosissimi rami dell’oleandro.

    Si hanno invece testimonianze dalla farcitura della carne di vitello per ottenere un pasto simile al moderno arrosto arrotolato a partire dal Rinascimento, in cui i cuochi dell’epoca si dilettavano a sperimentare i ripieni più vari con gli ingredienti facilmente reperibili sul posto. Il punto di forza dell’arrosto arrotolato è il poter essere inoltre consumato da freddo, ragion per cui prese piede in Inghilterra, diventando una portata must dei picnic da servire a fette.

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