Tra i secondi piatti di pesce, il filetto di salmone è sicuramente quello più amato: cotto al forno o scottato in padella si presta ad essere preparato in diverse gustose varianti da proporre ai propri ospiti per una cena importante o per un pasto conviviale tra amici.

Quella che vi proponiamo è una ricetta originale e appetitosa che ha come ingrediente segreto una marinatura in salsa di yogurt, che renderà la carne di salmone morbida e aromatizzata al limone e aneto.

Il salmone marinato in salsa di yogurt è molto facile e veloce da preparare, oltre ad essere una piatto furbo perché può essere preparato in anticipo, poiché la marinatura in frigo è di minimo un’ora, per poi cuocerlo non appena è il momento di servirlo a tavola. Inoltre, più lunga sarà la marinatura in frigo e più morbido e saporito sarà il salmone una volta cotto.

Potete accompagnare il salmone marinato in salsa di yogurt sia con una semplice insalata di finocchi e arance, che va a richiamare nei profumi agrumati e balsamici quelli del limone e dell’aneto usati nella salsa, oppure con delle verdure saltate in padella con un filo d’olio d’oliva e della cipolla.

Non resta che vedere insieme, passo per passo, come preparare il salmone marinato in salsa di yogurt, con alcuni trucchi e consigli utili per un piatto che entrerà a pieno diritto nei vostri menù casalinghi!

Preparazione

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    Per preparare il salmone marinato in salsa di yogurt per prima cosa bisogna partire dalla marinatura. In una terrina mescolate lo yogurt con la crema di latte, il succo e la scorza di un limone, un pizzico generoso di sale e l’aneto tritato a seconda dei vostri gusti.

    Per un sapore agrumato più intenso potete utilizzare il lime dal gusto più aspro, l’arancia per un sapore più dolce o il pompelmo più amarognolo.

    Oltre all’aneto, potete profumare la marinatura con della menta o del finocchietto.

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    Prendete il filetto di salmone e mettetelo a marinare nella terrina con la salsa preparata facendo attenzione a cospargerlo completamente. Ricoprite la terrina con la pellicola trasparente e lasciate riposare il salmone in frigo per almeno un’ora: più lunga sarà la marinatura in frigo più morbido e saporito sarà il salmone una volta cotto.

    Non è necessario togliere la pelle al salmone ma, anzi, questa servirà a mantenere compatto il salmone. Fate attenzione però a eliminare eventuali spine con l’aiuto di una pinzetta apposita.

    Se utilizzate del salmone surgelato, lasciatelo scongelare completamente prima di metterlo nella marinatura.

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    Trascorso il tempo di marinatura, eliminate l’eccesso di salsa di yogurt dal filetto di salmone e procedete alla cottura.

    Potete cuocerlo in padella a fiamma vivace per permettere la formazione della crosticina. Trascorsi un paio di minuti circa, girate i tranci di salmone e lasciate cucinare dall’altro lato. Se dovesse asciugarsi troppo in cottura, aggiungete della salsa di yogurt o della crema di latte così da creare una salsa d’accompagnamento.

    Se preferite cuocere il salmone in forno, coprite una teglia con della carta forno, disponetevi i filetti di salmone e cuocete per circa 10-15 minuti a 180 gradi.

    Servite il vostro salmone accompagnato da un’insalata fresca o delle zucchine saltate in padella.

     

    Curiosità

    Il salmone, fresco o affumicato, è un vero e proprio healthy food ampiamente impiegato in cucina e con il quale si possono preparare tante gustose ricette dall’antipasto al secondo.

    Mangiato crudo in tartare e carpacci, o cotto alla brace, al forno o al vapore, il salmone prevede nella sua preparazione una marinatura: quella classica prevede olio d’oliva, succo di limone e spezie, ma ecco alcune idee originali per marinare il salmone e proporre tanti sapori diversi ai vostri ospiti.

    Una variante della salsa di yogurt proposta nella nostra ricetta prevede di unire allo yogurt al naturale o greco, tre cucchiai di salsa di soia, il succo di un limone e due cucchiai di salsa Worcester o di tabasco: queste dosi sono puramente indicative e possono essere aumentate o diminuite a seconda dei propri gusti.

    Per chi ama sentire il gusto del pesce, allora ideale è la marinatura alla svedese che prevede un trito di sale grosso e zucchero in eguale quantità, aneto e chicchi di pepe, a cui si può aggiungere un pizzico di cannella o di noce moscata. La marinatura in questo caso va prolungata per 24 ore che vi permetteranno di gustare il vostro salmone semplicemente condito con dell’olio.

    Ottima è anche la marinatura all’aceto sia di mele che balsamico. Lasciate il salmone per alcune ore in marinatura con l’aceto da voi scelto, e poi conditelo con erba cipollina, peperoncino fresco e olio d’oliva oppure unitelo ad una insalatina fresca di valeriana e ravanelli.

    In ultimo, come non ricordare la salsa di soia. Per realizzare una marinatura alla salsa di soia preparate un’emulsione con circa 4 cucchiai di aceto di mele o succo di limone, salsa di soia e un cucchiaio di zucchero, che serve per bilanciare l’acidità di limone e aceto. È importante ricordare di non aggiungere sale dato che la salsa di soia è di per sé molto saporita.

     

    I consigli della nutrizionista

    Il salmone, nome comune utilizzato per indicare vari generi e specie appartenenti alla Famiglia Salmonidae, è un pesce d’acqua dolce e marina tipico dei mari freddi del Nord come Norvegia, Svezia e Canada che ne sono di conseguenza i maggiori produttori. Il salmone atlantico, o Salmo salar, è il più diffuso sul mercato e l’unica specie autoctona nel continente europeo.

    Noto per essere un pesce dalle carni pregiate, il salmone è in effetti ricco di proteine, vitamine, sali minerali come fosforo e selenio e di acidi grassi Omega 3, importanti alleati del sistema cardiocircolatorio, essenziali per il benessere del nostro organismo.

    In particolare, il salmone è uno dei pochi alimenti in grado di fornire al nostro organismo una considerevole quantità di vitamina D, essenziale per la fissazione del calcio e la mineralizzazione delle ossa, dunque importante per combattere la fragilità ossea e l’osteoporosi.

    Nonostante le numerose qualità, il salmone è un pesce calorico e seppur il contenuto di Omega 3 riduca il colesterolo cattivo aumentando i livelli di quello buono, non bisogna abusarne né abbinarlo a formaggi, latticini in genere e uova, alimenti ricchi di colesterolo.

    Il salmone è ampiamente utilizzato in cucina e può essere consumato sia cotto che crudo, previo congelamento e abbattimento della carica batterica nonché per eliminare il rischio anisakis. Si presta dunque a diversi tipi di cottura: in padella, al forno, grigliato, affumicato e crudo in sushi e sashimi, com’è tipico nella cucina giapponese, e in carpacci e tartare.

    Per sfruttare appieno le buone proprietà del salmone, è bene però cucinarlo soprattutto al vapore, alla piastra o al forno accompagnandolo con una ricca porzione di verdure che ne favoriscono l’assorbimento delle sue sostanze nutritive da parte dell’organismo.

    Una marinatura semplice e gustosa ideale per preparare il salmone alla griglia o al forno è la marinatura al vino bianco e erbe aromatiche: preparate un’emulsione di vino bianco, olio, sale e succo di limone alla quale aggiungere prezzemolo, maggiorana, origano, pepe e aglio tritati, e lasciate marinare in frigorifero il salmone all’interno di una pirofila coperto da pellicola trasparente per qualche ora.

    Ottima per carpacci e tartare è la marinatura al lime, menta e zenzero. Vi basterà tritare lo zenzero, la menta, il pepe nero e il sale grosso e aggiungere il trito ad una emulsione di succo di lime e olio.

    È fondamentale, dunque, assicurarsi in fase di acquisto che il salmone, e il pesce in generale, sia fresco. Alcuni dettagli a cui potremmo fare attenzione per determinare la freschezza del pesce sono gli occhi chiari e lucidi, odore fresco, mancanza di macchie scure sulla pelle e non deve essere scolorito.

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