L’oro verde della Sicilia è il re indiscusso dei dolci. Un dolce soffice dalla consistenza morbida che mette d’accordo tutti i palati. È la buonissima ciambella al pistacchio, una versione leggera di un dolce tipico siciliano, priva di lattosio e perfetto per una colazione semplice e genuina da proporre ai vostri commensali.

La ricetta prevede una preparazione facile e non troppo laboriosa che renderà la ciambella perfetta anche per essere preparata all’ultimo minuto, magari per arricchire la merenda per i vostri bambini affamati dopo una sana gita all’aria aperta. L’impasto morbido e goloso mantiene comunque un sapore caldo, rustico e genuino.

Il dolce è leggero e non troppo asciutto ed è ideale per chi cerca una ricetta classica senza rinunciare al gusto. Tradizionalmente, il pistacchio, viene inserito in preparazioni molto caloriche ed opulente, tipica caratteristica della cucina mediterranea. Al contrario, questa preparazione, grazie all’utilizzo della farina di pistacchio al posto delle creme spalmabili industriali, mantiene un carattere leggero grazie all’utilizzo della farina di pistacchio che permette all’oro nero siciliano di preservare tutti i suoi macronutrienti.

Per di più, aggiungendo della granella di pistacchio in fase di decorazione, esalterete ulteriormente il delizioso sapore di questo fantastico prodotto, utilizzato sia per le preparazioni dolci che per quelle salate come il pesto di pistacchi. Provare per credere!

Preparazione

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    Preparate la farina di pistacchi. Portate a bollore una pentola dove avrete aggiunto dell’acqua e i vostri pistacchi. Fate bollire per qualche minuto e scolate i pistacchi. Quando saranno ancora tiepidi metteteli su un canovaccio e iniziate a strofinare. In questo modo eliminerete tutte le bucce dei pistacchi che potrebbero conferire al vostro dolce un sapore amarognolo.

    Una volta che avrete eliminato la maggior parte delle bucce mettete i pistacchi in un mixer e frullateli a più riprese per non scaldare troppo le lame. Dovrete ottenere una farina non troppo fine.

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    Aggiungere in una ciotola la farina setacciata, la farina di pistacchio, il lievito e lo zucchero. Addizionatevi delicatamente le uova (una alla volta), l’olio, il latte tiepido e mescolare vigorosamente fino a raggiungere un impasto omogeneo.

    La consistenza dell’impasto deve risultare liscia e non troppo pesante. Se fosse necessario fluidificare ulteriormente il composto aggiungete dell’altro latte e, nel caso di grumi, frullate tutto con un frullatore ad immersione. In generale, l’aver setacciato le farine prima della miscelazione dovrebbe prevenire la formazione di fastidiosi grumi.

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    A questo punto siete pronti per infornare. Scegliete uno stampo a ciambella del diametro di 24-26 cm (se non l’avete potete utilizzare una tortiera). Foderatelo con carta forno o ungetelo con dell’olio e cospargetelo con della farina, avendo cura di eliminare l’eccesso. Ponete sul fondo della teglia della granella di pistacchio e, successivamente, versatevi sopra l’impasto fino ad arrivare a circa 3/4 della teglia. Ricordatevi che in forno il dolce lieviterà ulteriormente.

    Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 25 minuti, finché inserendo uno stecchino al suo interno quest’ultimo non ne uscirà completamente asciutto. Spolverizzate la superficie con dello zucchero a velo.

     

    Curiosità

    Il pistacchio (dal greco pistakiòn) ha origini remote sia nello spazio che nel tempo. Addirittura pare esser nato nelle terre del bacino persico. Pare persino apparire in alcuni versetti dell’Antico Testamento che ne attestano la presenza nel Medio Oriente con il termine fristach, che significa esattamente pistacchio.

    I responsabili dell’arrivo del pistacchio in Italia? Gli Arabi che, strappando la Sicilia ai Bizantini, iniziarono prima a portarlo sull’isola con le loro pietanze e successivamente a coltivarlo. Da qui inizia la tradizione siciliana del pistacchio, così come della mandorla e di numerosi altri tesori portati nei secoli dagli arabi. Dalla Sicilia la tradizione della frutta secca si sposta anche alle altre regioni del Sud come Calabria e Campania ma nel tempo è la trinacria a conservare il primato di coltivazione di quest’oro verde.

    Se anche voi siete amanti di questa prelibatezza, preparate una deliziosa crema a base di pistacchio, da mangiare al cucchiaio o magari da servire con il ciambellone al pistacchio ancora caldo.

    Preparate la farina di pistacchio seguendo la ricetta del ciambellone ma invece di fermarvi una volta raggiunta la consistenza farinosa, continuate a mixare con il vostro blender. Noterete che la farina diventerà presto una pasta, deliziosa e profumata.

    A questo punto preparate una semplice crema pasticciera unendo a due tuorli 100 gr di zucchero di canna, dell’aroma di vaniglia e 50 gr di amido di mais. Miscelate il tutto e unitelo a 125 ml di latte Zymil che avrete portato a bollore. Mescolate continuamente fino ad addensamento ed infine aggiungete la pasta di pistacchio preparata in precedenza.

    Potete cospargere il ciambellone con questa delizia o magari una soffice torta di albicocche. Il dolce della crema si sposerà perfettamente con l’acidità delle albicocche. Gusto buono e leggero senza rinunce!

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