Se pensate che la mousse sia solo un dolce al cucchiaio da gustare a fine pasto, non avete ancora assaggiato le ottime mousse di ricotta e parmigiano con miele e speck su pane nero della nostra ricetta.
Si tratta di un piatto facile e veloce da preparare, perfetto per diventare l’entrée di un menù elegante, sia per un pranzo estivo all’aperto, sia per una cena elegante in casa.
Prepararle è molto facile e veloce, perché una volta grattugiato il formaggio non dovrete fare altro che versarlo in un padellino e lasciarlo fondere a fuoco dolce, fino a creare tante cialde di forma circolare.
Pronti per preparare una mousse di ricotta, miele e speck indimenticabile? Vedrete che con i giusti accorgimenti riuscirete a ottenere un risultato da veri chef! Il vostro piatto stupirà gli ospiti, grazie al suo sapore delicato e corposo. Iniziate seguendo il primo passaggio del procedimento:
Preparazione
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Per preparare la mousse di ricotta, speck e miele, per prima cosa ammollate la colla di pesce in acqua fredda, quindi strizzatela bene.
Dopodiché scaldate la panna senza portarla ad ebollizione e scioglietevi la colla di pesce. Prestate attenzione a questo passaggio perché la colla di pesce dovrà sciogliersi completamente, senza presentare grumi che potrebbero rovinare il risultato finale della preparazione.
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Trascorso il tempo di raffreddamento, servite la mousse adagiandola sulle fette di pane precedentemente tostate, accompagnate con una fettina di speck, un cucchiaino di miele d’acacia e qualche fogliolina di timo. Ecco fatto!
Curiosità
Ciò che rende speciale questa mousse salata, oltre alla consistenza spumosa e vellutata della mousse di ricotta, è senza dubbio l’equilibrio di sapori. L’incontro della ricotta con il miele, avvolto dalla sapidità dello speck rende questa preparazione irresistibile.
Tra i consigli che possiamo darvi per ottenere una mousse perfetta, c’è quello di far sgocciolare la ricotta su una grata prima di cominciare a lavorarla con la Panna Fresca Chef.
Se non avete la colla di pesce o preferite non usarla, montate la panna con delle fruste in una ciotola, o aggiungete alla ricetta dello yogurt greco. Questo tipo di yogurt è molto usato in cucina, perché ha una consistenza più pastosa degli altri tipi di yogurt, e vi aiuterà ad ottenere un composto ancora più morbido e delicato.
Dato che si tratta di una preparazione salata e non dolce, dovete aggiungere un pizzico di sale al composto, e se volete anche dei gherigli di noce frantumati, per regalare alla preparazione un tocco croccante e goloso. Potete anche farvi aiutare da erbe aromatiche e aromi, insaporendo la base della vostra morbida mousse con del basilico tritato o un po’ di erba cipollina.
Per insaporire la vostra mousse salata non può mancare il formaggio. Potete coprire la superficie della mousse con delle scaglie di parmigiano, che si abbineranno perfettamente al gusto dolce del miele, oppure creare delle deliziose cialde per accompagnare la portata, e regalarle un tocco di classe in più.
Vi siete mai chiesti chi ha avuto l’idea di unire un formaggio con il miele? Vi stupirà sapere che una leggenda racconta che sia stata proprio la genialità di Giotto a concepire questo abbinamento.
Secondo alcuni studi, Agnolo di Bondone, in arte Giotto nacque intorno al 1266 da una famiglia di contadini di Vespignano, che come spesso accadeva all’epoca, si spostò in seguito nella rigogliosa Firenze. La leggenda narra che in giovinezza Giotto amasse trascorrere i pomeriggi disperso nella natura, badando al bestiame di famiglia.
Un giorno, si dice che abbia inciso con una pietra appuntita su un asso la figura di una pecora. Cenni Pepi, meglio noto come Cimabue, pittore famoso appartenente alla prestigiosa Arte della Lana, si dice che un giorno passeggiando nella valle del Mugello si imbatté in quel disegno. Estasiato da cotanta maestria nell’eseguire quella figura in condizioni non agiate, decise di cercare l’autore. A questo punto la leggenda continua raccontando dell’incontro di Giotto e Cimabue, avvenuto mentre il giovane Giotto stava consumando una ciotola di ricotta addolcita con il miele, che fu prontamente offerta allo straniero di passaggio. Da qui il destino di Giotto cambiò per sempre: Cimabue decise di portarlo con sé a Firenze e insegnargli l’arte della pittura nella sua bottega.
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Trascorso questo tempo servite la mousse sulle fette di pane precedentemente tostate, accompagnate con una fettina di speck, un cucchiaino di miele d’acacia e qualche fogliolina di timo.
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