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Come apparecchiare la tavola

Tra i dubbi che sorgono più spesso nelle persone che hanno ospiti a pranzo e a cena ci sono la scelta del menu e il modo in cui si apparecchia la tavola. Se state organizzando un pranzo o una cena con amici e parenti, il primo passo da fare dopo aver scelto quali piatti servire per un’ottima riuscita della festa è proprio quello di presentare ai vostri commensali una tavola elegante, perfetta e accogliente. Non c’è nulla di più rilassante di sentirsi a proprio agio seduti in una bella tavola preparata con cura.

Dopo aver messo a punto un ottimo menù, dedicatevi all’apparecchiatura della tavola per presentare al meglio le vostre pietanze. Scoprirete che non c’è bisogno di tirare fuori l’argenteria o di acquistare stoviglie costose: sono i dettagli a far la differenza. E un pizzico di creatività!

Seguite questi consigli per apparecchiare la tavola con gusto ed eleganza in ogni occasione: dalle cene con amici e parenti agli eventi più formali. I vostri ospiti resteranno a bocca aperta per la bellezza delle vostre composizione!

 

COS'È IL BON TON

Prima del Rinascimento, l’integrità morale coincideva con il decorum, ossia le forme di comportamento sociale e il saper comportarsi era una specificità ad appannaggio dei ceti più alti, dei nobili e cavalieri. Con l’avvento dell’Umanesimo, a diffondere norme di buon comportamento a tutta la collettività contribuì senz’altro Erasmo de Rotterdam, con il suo trattato “De civilitate morum pueriliumdi“, i cui precetti furono adattati ai contesti storici di riferimento. A fare la differenza, coniando anche il termine “galateo”, fu Monsignor Giovanni della Casa con la sua opera “Galateo overo De’ Costumi”, un vero e proprio dictat per tessere relazioni all’insegna della cordialità.

Oggi le regole per il buon costume sono fortemente dipendenti dal contesto storico, geografico e sociale in cui siamo calati. Una regola di buon costume in Italia potrebbe rivelarsi un gesto imperdonabile in Giappone, tutto dipende dalla prospettiva in cui si guarda.

Nella tradizione araba si può mangiare tutto con le dita, addirittura è permesso leccarle! In Cile invece l’uso delle mani è completamente vietato, neppure i finger food sono ammessi.

L’usanza più buffa è sicuramente quella cinese, in contraddizione a tutti gli altri paesi: un bel sospiro rumoroso a fine pasto è d’obbligo per palesare il gradimento! In Italia rappresenterebbe sgomento.

Pareri convergenti sembrano esserci per quanto riguarda l’apparecchiatura della tavola. Se desiderate scoprire quali sono le regole per una tavola perfetta, qui di seguito sarete accontentati.

CONSIGLI PER LA TAVOLA PERFETTA

Avete organizzato una cena perfetta, stilando un menù appetitoso e avete già preparato le pietanze da servire a tavola. Non vi resta che apparecchiare. La domanda sorge spontanea: come apparecchiare la tavola?

Il segreto di una tavola perfetta sta nella cura dei dettagli. Condividiamo tutti il detto “non giudicare un libro dalla copertina”, ma in questo caso “l’abito fa il monaco” è più appropriato. Una tavola ben apparecchiata fa sentire i vostri ospiti accolti, coccolati e presagisce anche un ottimo pasto.

Per garantire un risultato d’effetto, per prima cosa contate bene gli invitati e adeguate il numero in base al tavolo a vostra disposizione. Gli invitati devono sentirsi a proprio agio, godere di uno spazio idoneo, per cui secondo il galateo deve essere di almeno 50 cm a persona. Non dimenticate di coordinare tutte le sedie tra loro. Questo è sinonimo di accoglienza.

A questo punto è buona norma ricoprire il tavolo con il mollettone prima di stendere la tovaglia; questo panno felpato serve sia per attutire i rumori dei piatti sulla tavola, sia per proteggere il tavolo da eventuali versamenti di vino. Se non lo avete, non esitate a chiederlo alle vostre madri o nonne, saranno felicissime di aiutarvi con questo oggetto immancabile nelle loro case.

La tovaglia deve essere stirata in maniera impeccabile e ben pulita. Sarà capitato a tutti di sedersi in un ristorante e notare una macchiolina sulla tovaglia: l’effetto non è affatto piacevole, fa storcere il naso a tutti in quanto trasmette trascuratezza.

Per una serata perfetta la tovaglia deve essere senza pieghe, senza macchie e di un ottimo materiale. La tovaglia è infatti la vera protagonista della cena: per serate formali, prediligete una tovaglia bianca in seta o comunque una tovaglia con colori tenui; per quelle informali andrà benissimo una tovaglia di canapa, di lino bianca o di fiandra. Scegliete sempre tinte unite, meglio evitare le fantasie. La canapa, il lino e la fiandra sono inoltre tessuti resistenti, capaci di durare ancora dopo un utilizzo lungo nel tempo. La tovaglia di cotone va bene per una tavola informale, per una serata tra amici di vecchia data o tra parenti.

Un particolare che spesso sfugge a molti è la grandezza della tovaglia: questa deve combaciare perfettamente con le dimensioni del tavolo, non un cm di più né uno di meno. La regola impone che la sua grandezza debba essere tale da avere una caduta laterale di un massimo di 50 cm per lato del tavolo.

Attenzione ai dettagli!

Per quanto riguarda la scelta dei tovaglioli, questi devono assolutamente essere coordinati con la tovaglia. Non è necessario che abbiano esattamente lo stesso stile o stesso tessuto, è sufficiente che si abbinino omogeneamente, quindi curate con attenzione la scelta dei materiali e dei colori.

Non usate dei tovaglioli di carta per una tavola formale, meglio usare dei tovaglioli di stoffa in tinta unica che stiano bene con la tovaglia e siano in sintonia con l’arredamento della casa.

Se la vostra cena dovesse essere invece informale, all’aperto o in giardino, allora l’uso di tovaglioli usa e getta di qualità è non solo accettato ma anche funzionale. Per tavole informali potete dilettarvi nella scelta di una bella tinta o fantasia, l’occasione ve lo permette!

Ora torniamo all’apparecchiatura della tavola per un’occasione speciale: dopo aver steso con cura la tovaglia, ponete il tovagliolo nella giusta posizione. Questo può essere poggiato alla sinistra, alla destra, sopra il piatto ma mai sotto le posate. Il tovagliolo si piega semplicemente a rettangolo o triangolo, non sono richiesti effetti speciali.

Passiamo alle stoviglie: sistemate per primi i sottopiatti e poggiate sopra i piatti piani. I piatti devono essere sempre posizionati sulla tovaglia prima che ogni commensale si sia seduto. Ricordatevi inoltre che il piatto piano dovrà essere affiancato dal piatto fondo solo se sarà servita una minestra o zuppa.

Il piattino porta pane va messo in alto a sinistra in modo da perfezionare l’apparecchiatura.

Ponete adesso la forchetta a sinistra, il coltello a destra, ricordando che la lama del coltello va rivolta verso il piatto, e il cucchiaio dopo il coltello tutti in coordinato e nello stesso stile.

Il numero delle posate deve essere adeguato alle portate previste nel vostro menù: immancabili devono però essere la posata da dessert e le posate da frutta. La posata da dessert è un cucchiaino con l’impugnatura destra, non un cucchiaino da tè! Servite queste posate davanti al piatto.

Quando si apparecchia una tavola bisogna rispettare quella che è la fruibilità della stessa, ecco perché durante le occasioni formali le bottiglie e le caraffe vanno sistemate sopra un tavolino accanto agli ospiti, comodo da raggiungere, o su un carrello.

I bicchieri devono essere privi di spaccature, inodore, puliti e rigorosamente in vetro; nelle tavole formali, invece, è meglio optare per dei calici di cristallo trasparente. La disposizione dei bicchieri segue un ordine ben preciso, si parte da quello grande per l’acqua, poi seguono i calici per i vini rossi, quelli per i vini bianchi e dopo di essi va eventualmente il flute, tra bicchieri per lo champagne più amati.

Se non avete dimestichezza con i vari tipi di bicchieri e temete di portare in tavola quelli sbagliati vi basterà ricordare questi semplici dettagli per distinguere un tipo dall’altro: di solito, il bicchiere per il vino rosso è più grande di quello per il vino bianco, ha una pancia ampia e un’apertura larga. Il bicchiere per il vino bianco, invece, è un tipo di calice detto “a tulipano” per la sua forma svasata.

IDEE PER DECORARE LA TAVOLA

La geometria della tavola deve essere rispettata: vale il principio dell’equidistanza, per cui si deve sistemare ogni posto della tavola alla stessa distanza l’uno dagli altri, allineando le sedie a disposizione e gli oggetti utilizzati per l’apparecchiatura come centrotavola, candele o candelabri.

Le regole per un perfetto centrotavola sono semplici: se si opta per una composizione floreale, allora è meglio che questa sia composta da fiori freschi, vivaci e di un colore che stia bene con il resto della tavola. Fate attenzione a non scegliere fiori troppo profumati, perché potrebbero infastidire gli ospiti e impedire loro di gustare al meglio le pietanze. La stessa regola vale anche per le candele.

In una tavola formale non può mancare il segnaposto rivolto verso il piatto, di uno stile semplice ma d’effetto; potete dare sfogo alla fantasia, ricamando dei tovaglioli oppure scrivere ogni nome in un delicato foglio bianco con l’acquerello.

Le decorazioni sono perfette per dare un tocco personale alla vostra tavola. L’importante è non esagerare, ricordando che less is more. Potete arricchire la vostra tavola rendendola allo stesso tempo elegante e originale. Se ad esempio amate il colore rosso, potete puntare su un’atmosfera intima ed elegante, allestendo una tovaglia bianca abbinata a dei tovaglioli semplici rossi e delle candele molto delicate.

A corto di idee per il menù? Ecco a voi delle ricette che lasceranno a bocca aperta i vostri ospiti! Come primo potete proporre degli gnocchetti al radicchio con salsa di nocciole, come secondo delle gustosissime polpettine di salmone e zenzero con panna allo zafferano, per dolce invece una torta ai tre cioccolati.

 

COME APPARECCHIARE LA TAVOLA DELLE FESTE

Uno dei momenti in cui più spesso ci si trova ad avere ospiti e, quindi, si ha la necessità di allestire una tavola apparecchiata alla perfezione sono le feste, in particolare quelle natalizie.

Le parole d’ordine per apparecchiare una tavola delle feste degna di questo nome sono semplicità e uniformità.

Semplicità perché non servono troppi elementi per creare una tavola elegante e festosa. Uniformità perché è importante scegliere un colore che sia adatto alla festività e all’ora del giorno in cui si serve il pasto.

È importante anche tenere conto dello spazio. Ogni posto deve trovarsi a una distanza di circa 50 cm dall’altro. Se il tavolo è troppo piccolo per ospitare tutti i commensali in modo agevole, meglio ripiegare su un buffet.

Anche il numero di posate dovrebbe essere limitato: due forchette a sinistra del piatto e un coltello a destra con la lama rivolta all’interno. Se nel menu è prevista una minestra o una zuppa, serve anche il cucchiaio, la cui posizione è a destra, dopo il coltello. Inoltre, un menu delle feste che si rispetti non può non prevedere un dolce! Le posate per questa portata vanno posizionate in alto, sopra il piatto: il coltello con la punta verso sinistra, la forchetta con i rebbi rivolti verso destra e, se occorre, il cucchiaino, con la punta rivolta verso sinistra.

Per quanto riguarda i bicchieri, ce ne vogliono uno per l’acqua e uno per ogni tipo di vino che si servirà durante il pasto.

E le decorazioni? Ovviamente non possono mancare, anche se non devono essere eccessive. Via libera, quindi, a sottopiatti, segnaposti coordinati con la tovaglia, centrotavola (non troppo alti) e, se si tratta di una cena, anche qualche candela.

BON TON A TAVOLA

Una volta allestita la tavola, siete pronti per iniziare la vostra serata in compagnia dei vostri ospiti. A seconda del vostro menù, fate attenzione che tutte le pietanze siano servite nel giusto piatto. Nel caso stiate servendo delle ostriche, proponetele in un piatto di porcellana da ricevimento. L’effetto è garantito. Allo stesso modo se la vostra portata principale è la carne, preoccupatevi di garantire i giusti coltelli ai commensali. Se il menu, oltre alla carne, prevede anche delle portate di pesce, queste vanno servite per prime. Il pesce si serve intero, in un piatto di servizio ovale che possa contenere anche la coda.

Quando nel menu è presente un piatto a base di pesce, ci si deve assicurare di mettere in tavola le posate giuste: una forchetta più corta del normale, a tre rebbi di lunghezze diverse e un coltello con la lama più larga e appuntita e meno affilata.

Ricordate, inoltre, che le posate per il pesce vanno messe in una posizione più esterna rispetto alle altre.

Ricordatevi che anche durante la cena ci sono delle regole di bon ton da rispettare. Non tenete il cellulare sul tavolo, non dite buon appetito, non fate cin cin al momento di brindare, non parlate mentre state masticando e non grattate assolutamente ogni parte del corpo.

Non temete, esistono delle buone norme di comportamento anche per gli ospiti, i quali ad esempio non devono arrivare né troppo presto né troppo tardi, devono aspettare che inizi a mangiare la padrona di casa e rispettare lo stesso bon ton a tavola.

Tenete a mente queste regole: adesso siete pronti per andare ad indossare il vostro abito preferito e godervi una serata all’insegna della perfezione!

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