La panna cotta al frutto della passione è un dessert delicato e gustoso, perfetto da servire dopo pranzo o dopo cena e ottimo per stupire i vostri ospiti con un sapore esotico.

La maracuja, infatti, è uno dei principali ingredienti utilizzati per dare un tocco esotico a succhi di frutta, frullati, bevande e cocktail, mentre il suo sapore dolce lo rende l’ingrediente perfetto per mousse, marmellate e dessert. Da non dimenticare poi il colore giallo intenso della polpa e quello rosso- violaceo della buccia, che fanno di questo piccolo frutto un piccolo gioiello.

Proprio il gusto dolce e acidulo del frutto della passione, unito alla delicatezza della Panna Fresca Chef, saranno il mix perfetto per preparare una panna cotta dal sapore unico e dall’aspetto vivace e invitante.

Raffinata ed elegante, la panna cotta al frutto della passione è il dessert ideale da servire in piccole monoporzioni al bicchiere che lascino intravedere i diversi strati e il vivace topping colorato dal giallo della maracuja. Può essere anche una originale alternativa al classico dolce al cioccolato per concludere all’insegna della passione una cena romantica o la festa degli innamorati, San Valentino.

Con pochi ingredienti e in pochissimo tempo porterete in tavola un dessert sorprendente nel gusto e invitante nell’aspetto. Seguite la nostra ricetta!

Preparazione

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    Mettete ad ammorbidire i fogli di gelatina in acqua fredda per una decina di minuti.

    Nel frattempo, in un pentolino versate la Panna Fresca Chef, lo zucchero e i semi del baccello di vaniglia, mescolate e, appena inizierà a bollire, spegnete il fuoco. Unite quindi i fogli di gelatina strizzati e mescolate bene fino a quando saranno completamente sciolti.

    Scaldate la panna e gli altri ingredienti facendo attenzione a farli sobbollire a fuoco basso, fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio.

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    Versate la panna in appositi stampini e mettetela in frigo per 4 ore circa fino a quando sarà ben densa e compatta. È utile disporre gli stampini su una teglia in modo da rendere più facile l’inserimento nel frigo.

    Preparate la salsa al maracuja: tagliate a metà i frutti, estraete la polpa e passatela in un passaverdura. Unite il succo dei frutti della passione con lo zucchero a velo e 2 cucchiai di acqua e lasciatelo bollire, poi spegnete il fuoco e riponete la salsa in frigo.

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    Sformate le panne cotte e servitele accompagnate con la salsa ai frutti della passione.

    Potete servire la salsa ai frutti della passione a parte o come topping della panna cotta, guarnendola con qualche fogliolina di menta fresca.

     

    Curiosità

    Avete mai sentito parlare del frutto della passione? Si tratta di un tipo di frutta esotica originaria del Brasile detta anche maracujà. In Italia non è facilissimo reperire questo frutto, che sta però diventando sempre più diffuso per la realizzazione di ricette dolci a base di mix di frutta esotica.

    Il sapore di questo frutto è particolarissimo e può essere definito dolce-acidulo. Altrettanto inconfondibile è il profumo rilasciato dal frutto della passione, che è intenso e molto gradevole.
    Il succo che si può ricavare dal frutto della passione è fresco e aromatico, ideale per preparare un cocktail tropicale in aggiunta a succo d’ananas, mango e papaya, oppure delle salse agrodolci per condire piatti salati, soprattutto di pesce come il salmone o il tonno.
    Per preparare la salsa al frutto della passione basterà passare al setaccio la polpa, in modo da eliminare tutti i semi e ricavarne il succo, e poi con un frullatore a immersione mixarla con olio, sale e pepe fino ad ottenere un’emulsione fluida e liscia da accompagnare ad un secondo di mare o per condire un’insalata.

    Ma come mai la maracujà viene definita “frutto della passione”? Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questa etichetta non ha niente a che fare con le passioni amorose o con le proprietà afrodisiache del frutto.

    Furono dei missionari spagnoli a dare al frutto questo appellativo, poiché riconobbero nel fiore i simboli della passione di Cristo: i chiodi, le piaghe e la corona di spine.

    Un nome dunque che non c’entra niente con il romanticismo!

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