Tra i dessert più amati sia in Italia, sia all’estero, la pastiera è il dolce napoletano per antonomasia, tanto da essere diventato un vero e proprio simbolo del capoluogo di regione. Sebbene la pastiera napoletana sia la versione più conosciuta e famosa, in realtà ogni città campana custodisce una ricetta con una preparazione particolare e unica che varia leggermente di zona in zona.
Il punto forte della pastiera sta nella perfetta combinazione tra una frolla friabile, saporita e spessa, e la crema usata come ripieno, soffice e morbida, dolce e speziata, dal profumo intenso di agrumi. Il segreto di questo dolce, infatti, è l’aggiunta di un tocco di acqua di fiori d’arancio, che rende la pastiera una torta unica nel suo genere.
Nella vera pastiera napoletana, inoltre, non possono mancare alcuni ingredienti fondamentali: il grano in chicchi, precedentemente cotto a puntino, e dei golosi canditi a cubetti, che rendono il dolce ancora più aromatico.
Affinché la crema interna abbia la consistenza ideale, vi consigliamo di utilizzare la Crema di Latte Chef, un ingrediente fluido e vellutato capace di legare tutti gli ingredienti, valorizzando l’armoniosa combinazione di sapori dolci e amari della pastiera.
Il dolce così ottenuto è perfetto da consumare a fine pasto, da condividere per una merenda all’aria aperta o come piccolo piacere mattutino a colazione. Siamo sicuri che, seguendo i tre pratici step qui proposti, riuscirete senza difficoltà a ricreare tutta la magia di questa affascinante ricetta, che piace molto ad adulti e bambini!
Preparazione
- 1
In una ciotola capiente, versate la ricotta, la Crema di Latte, lo zucchero e le uova e lavorate il composto finché non sarà morbido e senza grumi. Aggiungete un pizzico di sale, i canditi e l’acqua di fiori d’arancio, mescolando bene; infine, amalgamate anche il grano precotto e lasciate riposare il composto in frigorifero.
- 2
Nel frattempo, stendete con cura la pasta frolla in una tortiera antiaderente, avendo cura di metterne da parte una piccola parte per la decorazione. Versate il ripieno all’interno della tortiera, livellate bene la superficie e decoratela con delle strisce di frolla spennellate con il tuorlo e disposte a formare dei rombi.
- 3
Infornate la pastiera in forno preriscaldato a 175° per circa un’ora e mezza. Lasciate infine raffreddare la torta fino a farle raggiungere una temperatura ambiente e poi tenete in frigorifero almeno 6 ore prima di servire.
Curiosità
La pastiera è un dolce d’estrazione popolare, ma fu a lungo uno dei preferiti da parte di re e regine della corte di Napoli. La dinastia dei Borboni fu una delle prime e delle più interessate al dolce napoletano: Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, ad esempio, vissuta nella seconda metà del XVIII secolo, avrebbe trovato nella pastiera uno dei rarissimi motivi per sciogliere la sua indole particolarmente austera. Persino il suo sposo, Ferdinando II di Borbone, dovette riconoscere l’eccezionalità dell’evento; si racconta che sua maestà abbia esclamato: «Per far sorridere mia moglie ci voleva la pastiera, ora bisognerà attendere la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo!».
Che la pastiera fosse un dolce leggendario, lo raccontano anche le numerose storie che accompagnano la sua origine. La città di Neapolis, antico appellativo di Napoli, era un tempo conosciuta come Partenope, che – secondo il mito – era anche il nome di una bellissima sirena, la quale frequentava le acque antistanti la città. Si narra che in più occasioni la sirena aveva dato prova di proteggere e allietare con il suo canto i marinai napoletani; perciò, i cittadini ricambiarono il bel gesto donando a Partenope un cesto contenente il meglio che la città aveva da offrire: del buon grano della terra, il profumo degli agrumi, il frutto del lavoro dei pastori (la ricotta) e lo zucchero. La sirena, entusiasta, offrì a sua volta il cesto agli dèi, che mescolarono sapientemente gli ingredienti dando vita al più buon dolce che fosse mai stato realizzato. Così, si racconta, nacque la pastiera!
Domande e Risposte
Cosa posso utilizzare in sostituzione del grano?
Il grano è l’elemento distintivo della pastiera, ma in caso di bisogno può essere sostituito con un altro cereale a scelta (il riso, ad esempio, è usato nel Beneventano, ma anche l’orzo e il farro sono valide opzioni).
Come posso arricchire la pastiera?
Sono molte le varianti ammesse nella tradizione della pastiera, ma una delle più apprezzate è quella che aggiunge all’impasto un’abbondante dose di crema pasticciera. Potete arricchire la vostra pastiera anche con l’aggiunta di uno strato di deliziosa crema diplomatica al limone.
Posso preparare la pastiera in anticipo?
Certamente! Il dolce sarà ancora più buono se viene lasciato riposare almeno 24 ore.