Cheesecake al maracuja

Sbriciolate i biscotti, preferibilmente i digestive, frullandoli in un mixer e lavorateli con l’olio di semi e 25 grammi di zucchero di canna (o lo zucchero semolato) fino a ottenere un impasto omogeneo e compatto.

Versate la base di biscotto sul fondo della teglia o tortiera a cerniera rivestita da carta forno e livellate con il dorso di un cucchiaio in modo da distribuirlo in modo uniforme nello stampo. Fate riposare in frigo per almeno 30 minuti.

Intanto dedicatevi alla crema al formaggio. Montate la panna con lo zucchero di canna in un ciotola, unitevi il formaggio cremoso e lavorate per bene mescolando con una frusta a mano per ottenere un composto omogeneo e cremoso.

A parte scaldate il latte e fatevi sciogliere un foglio di colla di pesce, o la gelatina in fogli, precedentemente ammollato in acqua fredda. Unite la gelatina sciolta alla crema e continuate ad amalgamare e montare con le fruste.

Distribuite il composto sulla base di biscotto fredda fino al bordo e rimettete in frigorifero per almeno 3 ore a raffreddare.

Tagliate a metà i maracuja, svuotateli con un cucchiaino e setacciate la polpa per separare il succo dai semi.

In un pentolino versate la restante parte di zucchero (potete usare anche lo zucchero a velo) con il succo di limone e il succo di maracuja filtrato. Mettete sul fuoco e mescolate lentamente. Unitevi i due fogli di colla di pesce rimasti, precedentemente ammollati in acqua fredda, e continuate a mescolare delicatamente fino a ottenere una salsa liscia.

Lasciate intiepidire, poi versate il topping al maracuja sulla superficie della cheesecake e rimettete in frigorifero per almeno un’ora prima di servire fredda o a temperatura ambiente. Potete decorare con altra frutta a copertura e servire anche in mini porzioni al bicchiere.

 

Curiosità

Il maracuja, conosciuto come frutto della passione, è un frutto tropicale originario del Brasile, di cui se ne possono trovare diverse varianti. Le più conosciute sono la maracujà viola e la maracujà gialla: la prima presenta dei frutti dalla buccia viola piccoli e dolciastri, la seconda produce un frutto dalla buccia gialla, più grande e dal sapore più acidulo.

Particolarmente amato per il profumo intenso della sua polpa, il frutto della passione viene impiegato in cucina per realizzare ricette non solo dolci ma anche salate, oltre che nella preparazione di cocktail, succhi di frutta, sorbetti e gelati. Inoltre, il colore giallo della sua polpa permette di vivacizzare la guarnizione delle preparazioni e creare piatti vivaci e colorati.

La maracuja, ad esempio, può essere abbinata ad altri frutti esotici come il mango, per la preparazione di bevande dal gusto esotico, o di una salsa fresca e fruttata per accompagnare un piatto di pesce, e di un sorbetto alla fragola in cui le protagoniste non sono solo le fragole. Ma se volete godere a pieno del sapore del frutto della passione, allora provate a preparare una mousse di maracuja.

Infine, una piccola curiosità: da dove nasce il nome “frutto della passione”? Non deriva da presunte proprietà afrodisiache, ma il nome prende origine dalla forma del fiore, i cui elementi che lo compongono ricordano la Passione e la crocifissione di Gesù: la corolla del fiore rimanda alla corona di spine, mentre i pistilli rappresentano i chiodi usati per la crocifissione di Gesù.

 

Domande e Risposte

Mi consigliate un’alternativa al frutto della passione?

Potete guarnire la vostra cheesecake con una marmellata al mirtillo e dei chicchi di melograno, per un procedimento più veloce ma comunque gustoso.

È possibile realizzare delle monoporzioni?

Certo, versate i biscotti sbriciolati in piccole coppette o barattoli di vetro e ricoprite poi con la crema al formaggio. Decorate singolarmente le vostre mini cheesecake.

Che biscotti usare se non ho i digestive?

Per la base di questa cheesecake dovrete utilizzare dei biscotti secchi, per un risultato ottimale provate con dei biscotti integrali a basso contenuto di zuccheri.