Fate cuocere lo sformato di zucchine in forno a 180° per 30 minuti; una volta cotto, lasciatelo intiepidire.
Trasferitelo su un piatto da portata, infine tagliatelo a fette e servitelo accompagnandolo, se lo gradite, con una salsa a piacere.
Curiosità
Tra le altre varianti possibili, una soluzione sfiziosa potrebbe essere quella di aggiungere agli ingredienti principali anche della mozzarella tagliata a tocchetti, così da ottenere come risultato uno sformato croccante fuori e filante e morbido dentro.
Un’altra alternativa è quella dello sformato zucchine e basilico, a cui potete aggiungere delle foglie di basilico da frullare insieme a del formaggio grattugiato, prima di amalgamare il composto con la besciamella e le zucchine. Ma potete anche realizzare lo sformato di zucchine con pezzetti di noce, e aggiungere alla fine una spolverata di noce moscata.
Qualunque condimento scegliate lo sformato di zucchine è una garanzia per una cena saporita e leggera da organizzare per gli amici, ed è anche un piatto adatto a chi soffre di intolleranze al glutine o al lattosio. La Besciamella Senza Lattosio Integrale Chef infatti conferisce gusto e cremosità mantenendo la pietanza leggera e altamente digeribile.
Lo sformato di verdure viene spesso confuso con il timballo. In realtà si tratta di due pietanze diverse, che possono essere distinte sia dalla forma che dagli ingredienti utilizzati.
Il timballo, che ha molte varianti locali in Italia, è fatto di una consistenza solida a forma di tamburo, ed è solitamente composto dal riso, ma abbraccia diverse altre soluzioni con ingredienti come il ragù, verdure varie, formaggi e pesce.
È una pietanza che è presente anche nella storia della letteratura italiana e del cinema. Si sente parlare di timballo, ad esempio, nel “Il Gattopardo” o nel film “Big Night” risalente al 1996. Il timballo ha per lo più origini laziali: la sua variante più nota è quella infatti del “timballo alla ciociara”, che si è poi diffuso nell’arte culinaria di tutta Italia.
Lo sformato può avere invece anche la forma più larga di una torta circolare ed è una pietanza, sempre di origine italiana ma molto diffusa anche in Francia, con il nome di flan, i cui ingredienti principali sono besciamella, formaggio grattugiato e verdure, ai quali si possono anche aggiungere salumi e vari tipi di carne.
Un altro modo di cuocere lo sformato è quello di prepararlo in stampini in alluminio da plumcake o quello di usare pirofile in ceramica per realizzare un buco in mezzo allo sformato.
Lo sformato proviene da tempi poveri in cui il cibo scarseggiava. Era infatti composto principalmente da scarti di cibo diversi che venivano messi insieme per realizzare un piatto completo, aggiungendo poi altri ingredienti nutrienti e dal basso costo.
Un’antica testimonianza possiamo trovarla nel 1940 quando “La Cucina Italiana” bandì un concorso sul modo in cui potevano essere usati gli scarti di cibo nelle cucine. Fu da questo concorso che uscì fuori lo “sformato autarchico”.