Ora, riportate la pentola sul fuoco e fate cuocere la vellutata a fuoco dolce ancora per qualche minuto per ottenere una crema senza grumi. Prima di servire, versate la vellutata nelle fondine completate la vellutata con una spolverata di pepe in superficie, un filo d'olio crudo e un rametto di prezzemolo. Se volete, potete completare ciascun piatto con dei crostini di pane caldi e una grattugiata di formaggio parmigiano.
Curiosità
La barbabietola prende la sua colorazione da un pigmento delle sue radici di colore rosso, chiamato betaina, e dalle foglie rossastre e verdi. Si tratta di tuberi che vengono solitamente raccolti all’inizio della stagione estiva.
In Italia è famoso in particolare un tipo di rapa rossa che viene coltivato a Chioggia. Questa tipologia di barbabietola ha la peculiarità unica, che appare una volta che è stata tagliata, di avere una polpa striata da anelli concentrici rossi, che sembrano formare un disegno alternandosi con anelli di colore bianco.
L’origine della rapa rossa è nord-africana, ma è molto antica. Tant’è che le prime testimonianze risalgono agli antichi greci, che chiamavano questa pianta con il nome di “beta”, e ai romani: ci sono anche testimonianze risalenti al Plinio il Vecchio, governatore e filosofo naturalista vissuto a Roma nel I secolo d.C.
Successivamente la barbabietola si diffuse nei territori francesi e spagnoli, ma all’inizio veniva più utilizzata la parte della pianta relativa alle foglie. Solo in un secondo momento i contadini dei monasteri cominciarono a raccoglierne anche la radice, per usare la polpa sia in cucina che come medicinale.
Oggi la rapa rossa, o barbabietola, è entrata a tutti gli effetti nell’arte culinaria di tutte le cucine del mondo e viene mangiata cruda nelle insalate, oppure cotta, facendola bollire o cucinandola in padella o in forno. La vellutata di barbabietola è una ricetta deliziosa molto diffusa in Italia. Ma anche in Russia è diffusa una minestra chiamata “boršč”, proveniente dall’Ucraina, il cui ingrediente protagonista è proprio la rapa rossa.
Provate a rendere la vostra vellutata ancora più interessante decorandola con qualche fogliolina di basilico, per conferirle una nota di freschezza, o con delle mandorle tostate, per creare un contrasto tra la morbidezza della crema e la croccantezza delle mandorle.
Se avete poco tempo a disposizione o non trovate le rape fresche, per preparare la vellutata potete anche utilizzare delle rape precotte. In questo caso, vi basterà frullarle e aggiungerle all'ultimo agli altri ingredienti.
Oltre alle barbabietole rosse, si possono usare tante altre verdure per preparare le vellutate. Provate, ad esempio, la vellutata di ceci, la vellutata di zucca e carote, la vellutata di piselli o la vellutata di broccoli. Sentirete che bontà!
Domande e Risposte
La mia vellutata non è abbastanza cremosa. Come posso migliorarla?
Per rendere la vellutata di rapa rossa più cremosa, potete provare ad aggiungere al composto ancora un po' di panna. Mescolate bene e rimettetela sul fuoco per qualche minuto. Se non dovesse bastare, provate a setacciarla con un colino per migliorarne la consistenza.
Posso sostituire una parte della panna prevista dalla ricetta con dello yogurt?
Certo. Lo yogurt le conferirà una nota acidula che la renderà ancora più buona. Il nostro consiglio è quello di usare uno yogurt denso, come quello greco, per mantenere la vellutata cremosa.
Posso aggiungere della pasta alla vellutata di rapa rossa?
Sì, potete aggiungere della pasta alla vostra vellutata. Vi consigliamo, però, di lessarla separatamente e poi aggiungerla prima di servirla.