Il binomio panna – dieta stona agli orecchi dei più: la classica visione vuole i cibi buoni e gustosi nemici della linea. Ma è davvero così? In realtà no, le generalizzazioni e gli estremismi sono sempre sbagliati, anche quando si parla di dieta.
La panna è un alimento complesso declinato in diverse tipologie: panna da cucina, fresca e montata. Ognuna di esse è caratterizzata da un apporto calorico differente conseguente a una distinta quantità di grassi posseduta.
In questo articolo vi aiuteremo a fare chiarezza: se siete attenti alla vostra alimentazione, scoprite se si può mangiare la panna durante la dieta.
Si può mangiare la panna da cucina durante la dieta?
La Panna per Cucinare è un alimento usato per arricchire primi e secondi piatti, donandoli gusto e cremosità.
Dal punto di vista nutrizionale, la panna, provenendo dalla componente grassa del latte, è caratterizzata da grassi saturi, quei grassi che si trovano principalmente negli alimenti di origine animale, carne rossa, pollame, latticini e derivati.
Come tutti i tipi di grassi, sono additati di essere nemici della salute e della dieta. In realtà non è proprio così. Ovviamente, un uso non equilibrato di cibi contenenti grassi saturi ha un effetto negativo sull’organismo, contribuendo ad aumentare sia il livello di colesterolo nel sangue sia il peso corporeo. Ciò non significa che non debbano essere assunti. Per un soggetto in buona salute, infatti, gli esperti consigliano un apporto quotidiano di grassi saturi fino al 10% delle calorie totali ingerite.
Inoltre, la panna da cucina, rispetto alle altre tipologie di panna, ha una riserva inferiore di grassi. È a lunga conservazione (UHT), questo significa che, per eliminare i batteri e gli altri microrganismi patogeni che si vengono a formare durante i processi di produzione, la panna da cucina è sottoposta a sterilizzazione tramite calore (circa 100°). Questo trattamento, oltre a eliminare quasi completamente i batteri, abbatte anche i grassi, rendendo la panna da cucina “più leggera” rispetto, per esempio, a quella fresca.
Passando alla sua digeribilità, dove la digestione rappresenta un fattore fondamentale per il dimagrimento, generalmente la panna da cucina viene digerita in 2-3 ore, come la maggior parte degli alimenti.
Una buona digestione è la carta vincente del metabolismo: se si digerisce bene, ci sono ottime probabilità che il metabolismo sia più veloce, il tono muscolare migliori e la massa grassa diminuisca. La panna da cucina si presenta come un cibo dalla buona capacità digestiva. Se si riscontrano problemi dopo aver mangiato un piatto contenente la panna, questi sono da imputare al complesso degli ingredienti che lo compongono, non alla panna in sé.
Una dieta bilanciata può comprendere uno o più pasti, nell’arco di una settimana, caratterizzati da pasta con la panna. Per esempio, una porzione di 60 gr di pasta, magari integrale o ai legumi, con funghi (circa 200 gr) e Panna Leggera Chef (40 ml), non comporta alcun danneggiamento al percorso dietetico seguito. Anzi, se prodotta con ingredienti di alta qualità, la panna rappresenta una modalità di assunzione di grassi saturi, anch’essi necessari per la produzione di energia corporea, molto più genuina rispetto a altri alimenti. Inoltre, è saziante, e questo scongiura anche il pericolo di incorrere nell’abituale senso di fame che si realizza durante il periodo di dieta.
È proprio per evitare il cosiddetto “buco nello stomaco” e il senso di privazione che, in genere, i nutrizionisti tendono a costruire diete basate sulla combinazione equilibrata di tutte le sostanze dei cibi, grassi compresi.
Il desiderio potrebbe essere nemico della dieta tanto quanto gli alimenti più pesanti: essere a dieta non significa rinunciare al cibo, ma imparare a mangiare con consapevolezza in modo equilibrato.
Comunque sia, per i seguaci più ortodossi della linea, la panna da cucina è prodotta anche nella sua versione Chef Leggera. I grassi contenuti sono ridotti del 50% rispetto alla Panna Classica Chef, per un totale pari al 10,5%, ma si mantengono sia il suo sapore che la sua cremosità.
Si può mangiare la panna fresca durante la dieta?
Rispetto alla panna da cucina, la Panna Fresca Chef ha un apporto calorico maggiore. Questa, infatti, non subisce un processo di sterilizzazione a 100° come la prima, ma una procedura di pastorizzazione a temperatura contenuta, di solito intorno ai 70°, per alcuni secondi. Non essendo portata a ebollizione, la panna fresca mantiene un quantitativo di grassi più elevato rispetto alla panna da cucina, per un totale pari a circa il 35% contro il 21,5%.
Il maggiore quantitativo di grassi è il motivo per cui si può montare la panna fresca, contrariamente a quanto accade per quella da da cucina. I globuli di grasso che contiene consolidano il reticolo che si forma tra le proteine caseine, le proteine del latte, e le bolle d’aria, integrate quando si inizia a montare il liquido con frusta a mano o elettrica.
Al netto di quanto detto, è possibile concedersi un certo quantitativo di panna fresca anche durante la dieta, per esempio mangiando un gelato o una mousse. L’importante è assumere il prodotto nella giusta quantità e senza abusarne, considerando il fabbisogno energetico di cui si necessita durante la dieta stabilito dal nutrizionista o dietologo.
Un piccolo consiglio: se decidete di fare uno strappo alla regola e concedervi un dessert goloso preparato con la Panna Fresca Chef, come la mousse al cioccolato e peperoncino o la classica panna cotta, fatelo lontano dai pasti principali.
Questo piccolo accorgimento aiuterà la vostra digestione e, conseguentemente, anche il mantenimento della vostra linea. Infatti, mentre le altre sostanze sono digerite nello stomaco, gli zuccheri vengono smaltiti nell’intestino. Se assunti insieme, gli zuccheri permangono nello stomaco per il tempo necessario a digerire le altre sostanze, generando fermentazioni che contrastano a loro volta la digestione di quest’ultimi.
Si può mangiare la panna montata durante la dieta?
La Panna da Montare Chef è un ingrediente utilizzato principalmente per preparare dolci come la panna cotta o la cheesecake. La sua spumosità e il suo gusto la rendono perfetta per decorare una torta di compleanno al cacao con panna montata e lamponi, paste da pasticceria, ma anche dessert più facili e veloci da realizzare, come la coppa panna e nocciola.
La panna montata, in generale, si ottiene incorporando aria nel composto liquido da montare (panna fresca o panna da montare UHT). Come più volte detto, la panna si monta a partire dai suoi grassi: quanto più è elevato il quantitativo di grassi, tanto più elevata sarà la montatura della panna.
Oltre alla panna da montare, in commercio potete trovare la golosissima Panna Montata Spray Chef. La panna si presenta in una apposita bomboletta e si monta per mezzo di un procedimento facile e immediato: agitando la bomboletta, che contiene panna liquida e gas, le due sostanze si mescolano e il gas si liquefa. Una volta premuta la valvola della bomboletta, il gas si espande e genera bolle d’aria che si incorporano alla panna liquida montandola.
Le panne montate spray o da panna fresca o da panna UHT possiedono, tendenzialmente, gli stessi principi nutritivi. La panna montata da panna fresca si afferma essere la più grassa (35%) e la più calorica (336 kcal per 100 ml). La panna spray, invece, si presenta come la più zuccherosa insieme alla panna da montare UHT già zuccherata. La panna fresca e la panna da montare UHT classica sono a ridotto contenuto di saccarosio. Se destinate ai dolci, prima di montarle è aggiunto lo zucchero in quantità variabili a seconda del gusto personale o del dessert da preparare.
Per tutti questi motivi, la panna montata non si può dire in totale armonia con una dieta ipocalorica, proponendosi come un prodotto calorico e ricco di grassi. È comunque adattabile alle diete a basso contenuto di carboidrati, soprattutto nella versione sbilanciata a favore dei grassi. L’energia per far funzionare il corpo è ricavata dai principi nutritivi degli alimenti: carboidrati, proteine e grassi. Nelle diete di questo tipo, i nutrienti sono presi principalmente dalle proteine o dai grassi.
Una recente ricerca dell’Università di Bergen ha evidenziato che il corpo umano può funzionare bene anche con un consistente apporto di grassi, compresi quelli saturi, essendo anch’essi fonte di energia. L’importante è non mangiarli in combinazione con i carboidrati, i principali generatori di energia negli organismi viventi, e assumerli in modo bilanciato all’interno di una dieta equilibrata ponderata con un esperto.
Tornando alle diete ipocaloriche, la panna montata, così come le altre tipologie di panna, può essere lo sfizio che vi concedete durante la settimana. Una mousse, per esempio, ha un apporto calorico pari a 200 kcal per 100 gr di prodotto, facilmente bilanciabile in una giornata di dieta. Provate la mousse con frutti di bosco, oppure il semifreddo al limone: due modi per gustare la panna montata in modo fresco e leggero.
In conclusione, il binomio panna-dieta può armonizzarsi, donando momenti piacevoli di gusto e sfizio anche durante un periodo di regime alimentare rigoroso. L’importante è imparare a essere consapevoli di quanto e cosa si mangia per trovare un equilibrio limitando le rinunce.