Panna cotta ai frutti di bosco

Come abbiamo detto, la base per realizzare la panna cotta ai frutti di bosco è quella della panna cotta classica. Pertanto, iniziate mettendo ad ammollare la gelatina in fogli in acqua fredda (lasciatela per circa 10 minuti).

Versate poi la Panna Fresca Chef in un pentolino dai bordi alti, aggiungete i semi che avrete prelevato dalla bacca di vaniglia e lasciate che si scaldi, senza portarla a ebollizione.

Quando la panna sarà calda, aggiungete il miele e la gelatina in fogli ben strizzata e lavorate il tutto con una frusta.

Versate ora la panna cotta negli appositi stampini (potete utilizzare anche quelli in alluminio usa e getta), lasciatela intiepidire e poi mettetela in frigorifero a rassodare per circa 4 ore.

La salsa ai frutti di bosco andrà preparata solo al momento di servire la panna cotta. Ecco come dovete fare per realizzarla: versate in una padella lo zucchero di canna e i frutti di bosco (se non li avete freschi vanno bene anche quelli surgelati) e mettetela sul fuoco.

Cuocete la salsa ai frutti di bosco per 10 minuti circa, mescolandola con un cucchiaio di legno per aiutare lo zucchero a sciogliersi ed evitare che si bruci. Quando sarà pronta (dopo la cottura, il succo dovrebbe avere la consistenza di uno sciroppo), lasciatela raffreddare.

Togliete la panna cotta dal frigorifero ed estraetela dagli stampini facendo attenzione a non romperla (se non ci riuscite, potete metterli a bagno per qualche secondo in acqua bollente e aiutarvi con la lama di un coltello), quindi trasferitela su dei piattini da dessert e versatevi sopra la salsa ai frutti di bosco.

Se volete dare un tocco meno delicato ma altrettanto sfizioso al vostro dolcetto, potete decorare la panna cotta con scagliette di cioccolato bianco o cocco oppure con dello zucchero a velo. Un’altra idea è quella di bagnare la base della panna cotta con del caffè, in modo da darle una sapore ancora più intenso.

Adesso la vostra panna cotta ai frutti di bosco è pronta per essere portata in tavola. Buon appetito!

Curiosità

La panna cotta è uno dei dolci più diffusi in Italia, grazie alla sua enorme versatilità che la rende adatta a tutti i palati. Di base infatti la panna cotta ha un sapore molto neutro e quindi si può scegliere a piacere con quale gusto insaporirla. La consistenza della panna cotta è molto simile a quella di un budino e non è affatto un dolce pesante, caratteristica che lo rende perfetto per essere servito dopo cena.

La panna cotta è un dolce ideale anche per le feste, come i pranzi di Natale e Pasqua, in quanto poco pesante e più indicato dopo un lungo pasto a molte portate: potrete decorarla con scorzette di limone e qualche fogliolina di menta che ben si sposano al coulis di frutti di bosco che vi abbiamo proposto nella ricetta.

Benché la panna cotta sia uno dei dolci più diffusi e amati in Italia, non se conosce con esattezza l’origine. Inizialmente c’era chi pensava che in realtà dietro alla panna cotta si nascondesse il famoso Biancomangiare siciliano, un dolce che si prepara con il latte di mandorla. Una volta diffusosi nel Nord Italia, al latte di mandorla sarebbe stato sostituito il latte vaccino. Questa però è soltanto una delle ipotesi possibile.

Per la realizzazione della vostra panna cotta ai frutti di bosco, preferite i frutti di bosco freschi che troverete disponibili tendenzialmente da maggio a settembre. Per lavarli al meglio, immergeteli in una bacinella con acqua e bicarbonato. Risciacquateli infine abbondantemente.

Ma vediamo ora insieme qualche curiosità sui frutti di bosco. Molti frutti di bosco sono considerati “bacche”, tuttavia erroneamente. Perché? Una vera bacca è un frutto che cresce da un fiore con con un ovulo. Fragole, lamponi e more sono considerati frutti aggregati poiché i fiori da cui crescono hanno più di un ovulo. Mirtilli, pomodori, banane e avocado sono invece considerati bacche nel vero senso della parola poiché crescono da fiori contenenti un ovulo soltanto.

Lamponi e more sono frutti aggregati, il che significa che il grande frutto che tanto vi piace è in realtà composto da dozzine di piccoli frutti che crescono insieme. Questi piccoli frutti, o protuberanze, sono chiamati drupe. Il numero di drupe che compongono la bacca è direttamente collegato al numero di volte che un’ape è atterrata sul fiore della bacca per impollinarlo.

Sapevate che una pianta di fragole può riprodursi in due modi? Un modo in cui la pianta può riprodursi è attraverso l’impollinazione del fiore della bacca e del frutto e dei semi della fragola, il secondo modo in cui la pianta può riprodursi è quello di clonarsi più volte.